L'oroscopo strappato lungo i bordi
Gli astri secondo la visione di ZeroCalcare
E' diventata subito un cult e, in giro per la Rete e i programmi di infotainment non si fa altro che parlare di "Strappare lungo i bordi", la creatura animata di Zerocalcare (pseudonimo del fumettista Michele Rech) che ha riscosso un successo strepitoso anche e non solo per il tema affrontato.
Oggi, noi de IL LOCALE NEWS, proviamo a decifrare in chiave zodiacale alcuni passaggi del film-fumetto. Fateci sapere quali sono le similitudini con la vostra visione della vita.
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L'oroscopo di Zerocalcare, strappato lungo i bordi
ARIETE: “Le persone so complesse: hanno lati che non conosci, hanno comportamenti mossi da ragioni intime e insondabili dall’esterno. Noi vediamo solo un pezzetto piccolissimo di quello che c’hanno dentro e fuori.”
TORO: “E semo pure stupidi. Perché se impuntamo a fa’ il confronto co le vite degli altri. Che a noi ce sembrano tutte perfettamente ritagliate, impalate, ordinate. E magari so così perfette solo perché noi le vediamo da lontano.”
GEMELLI: “Dai su, se su ottomila film non te ne va bene manco uno, forse sei te che non vai bene.”
CANCRO: “E allora noi andavamo lenti perché pensavamo che la vita funzionasse così, che bastava strappare lungo i bordi, piano piano, seguire la linea tratteggiata di ciò a cui eravamo destinati e tutto avrebbe preso la forma che doveva avere.”
LEONE: “Sei cintura nera de come se schiva la vita.”
VERGINE: “È inutile che vivi fuori se muori dentro.”
BILANCIA: “Ma non ti rendi conto di quant’è bello? Che non ti porti il peso del mondo sulle spalle?.”
SCORPIONE: “Magari qualcuno ci casca!”
SAGITTARIO: “E me so’ interrogato e ho convenuto che è vero, che so’ io quello difettoso e che non posso trova’ fuori quello che me manca dentro.”
CAPRICORNO: “Ho pensato che c’era qualcosa di incredibilmente rasserenante nell’essere un filo d’erba. Che non faceva la differenza per nessuno. E non c’aveva la responsabilità per tutti i mali del mondo.”
ACQUARIO: “La cicatrice non passa, è come una medaglia che nessuno ti può portare via. Perché è una cicatrice. Se andava via con l’acqua era un trasferello. È una cosa che fa paura, ma è anche una cosa bella, è la vita”
PESCI: “Tanto se una cosa deve succede, succede. Tutta ‘sta fretta di fa succede le cose ce l’ha messa il capitalismo.”