La storia di Maria

La storia di Maria

Accade nella vita di incontrare persone speciali, non geniali, né rivoluzionarie, ma speciali.

Persone capaci di risvegliare e alimentare in chi le avvicina la curiosità di conoscere, il desiderio di approfondire e riflettere, dando il via ad un processo evolutivo che conduce alla formazione di menti libere e personalità concrete.

 Così era Maria Amore Navetta.

La sua ampia e profonda preparazione culturale e la sensibilità umana le hanno consentito di comprendere la complessità e la fragilità dell’animo delle persone, a cominciare dai suoi alunni, perché nella scuola ha speso le sue energie migliori. Seria ed equilibrata è stata esempio e punto di riferimento per i Valdericini, ha contribuito a formare generazioni di giovani, trasmettendo non solo conoscenza, ma anche valori di impegno e dedizione.

Insieme ai più apprezzati storici e scrittori del territorio e` stata una figura centrale nel promuovere eventi culturali che hanno arricchito la nostra Comunità. La sua proficua collaborazione con Pino e Mario Basirico` e le prefazioni che ha scritto per i loro libri, sono esempi tangibili del suo impegno per la rivalutazione della storia e la cultura locale. Come lei stessa ha scritto, “In un tempo in cui la globalizzazione rischia di appiattire le diversita` culturali, e` importante riappropriarsi della “cultura locale” come forma di radicamento nei confronti del nostro territorio”. Maria ci ha insegnato che il rispetto per la nostra identita` culturale e` essenziale per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.

É stata tra le promotrici della “Festa del Libro per l’infanzia”, un evento che ha portato il Circolo Didattico Dante Alighieri di Valderice sotto i riflettori dei media regionali e nazionali. Numerosi sono stati gli scrittori e gli illustratori che sono intervenuti nei vari laboratori, organizzati sia per gli alunni che per i docenti. Da questi interventi è nato il rituale del “cerchio magico”, che ancora oggi molti giovani ricordano come un momento suggestivo, in cui il suono di un campanellino liberava le emozioni.

Durante le attività della “festa del libro”, anche la biblioteca comunale, da vecchio deposito per libri, è stata trasformata in una vera e propria biblioteca suddivisa in sezioni e adeguata alle esigenze dei piccoli lettori, che crescendo, scuola media e oltre, hanno continuato a frequentare non solo per ricerche, ma anche per il gusto di scegliere un buon libro da leggere e da tenere in mano.

Ma ciò che ci piace di più raccontare di lei, al di là della figura sociale e professionale, è il suo cuore generoso, capace di dedizione e sacrificio. Lei lo celava dietro un atteggiamento severo e pragmatico, tale da apparire, a chi non la conosceva, freddo distacco.

Ma non è sfuggita a chi le stava accanto e la comprendeva, la sua tenerezza e la sua semplicità.

La sua vita e` stata come un libro che ogni giorno si apriva su nuove sfide, ma anche su nuove conquiste. Ogni capitolo era guidato dalla voglia di costruire ponti di comprensione tra le persone, facendo si` che tutti si sentissero parte di una stessa storia.

Purtroppo, pero`, come in alcuni libri, il suo cammino e` stato oscurato da ingiustizie che l’hanno ferita profondamente. Nonostante le accuse ingiuste e le difficolta` psicologiche e fisiche che l’hanno segnata, lei ha continuato a camminare. Come una protagonista indomita di un romanzo, ha affrontato con coraggio la sofferenza, sia quella che le e` stata inflitta che quella vissuta al fianco dei suoi cari.

Il capitolo piu` bello, pero`, e` quello che ha scritto con il suo amore incondizionato per Peppe.

Lui l’ha accompagnata in ogni passo di questo difficile viaggio, con la dedizione di chi sa che l’amore vero e` quello che non molla mai, che continua a lottare anche quando tutto sembra perduto. Il loro legame e` stato una storia di forza e di sostegno reciproco.

Ora, sebbene il suo libro si sia chiuso troppo presto, il suo insegnamento, la sua forza e il suo amore rimarranno scritti nelle pagine della nostra memoria, indelebili.

Da lassù continuerà a guardare con amore chi l’ha voluta bene e, con misericordia, forse, chi non l’ha capita.

Le amiche vere