Makari, la fiction che supera il reale
Quando un successo televisivo evidenzia le storture di una triste realtà
Non è la prima volta… e fortunatamente non sarà nemmeno l’ultima. Negli ultimi anni il cinema italiano, non soltanto quello televisivo meno importante, si è fortemente interessato a Trapani ed a tutte le sue bellezze provinciali. Come meravigliarsi: il mare, il sole, la spiaggia splendente anche d’inverno, le ambientazioni gotiche, barocche e neoclassiche del centro storico. Questa è Trapani. Quasi città della cultura.
Tutto questo stride drammaticamente con l’amara realtà della situazione economica dei nostri tempi. Vero… la pandemia ha bloccato tutto e tutti; ma siamo certi che sia soltanto colpa del coronavirus se oggi i trapanesi non passeggiano su strade lastricate d’oro? Forse “lastricate d’oro” è un’espressione eccessiva, ma certamente contribuisce a dare un’immagine chiara del valore delle nostre bellezze, che generano invidia al resto del mondo “cinefilo” e non solo.
Tutto questo interesse verso la nostra città, paradossalmente, dovrebbe suscitare una forte attenzione verso il senso di insipienza trapanese, della nostra totale mancanza di impegno morale ed intellettuale nel valorizzare i nostri tesori più cari e verso la nostra atavica incapacità di ottenere ricchezza dalle nostre quotidianità.
Vi assicuro che non è mia intenzione fare il moralista politico verso una classe dirigente poco lungimirante e molto approssimativa; anzi, non credo sia soltanto una questione di responsabilità di chi comanda, spesso è colpa di una trapanesità molto provincialista, convinta che “se il mio orticello è pulito e funzionale, quello del mio vicino non sarà mai bello come il mio”.
Finalmente abbiamo sdoganato Trapani dal legame con il cinema mafioso, abbiamo superato (almeno in televisione) il marchio di città ad alta concentrazione di mafiosità; ma purtroppo, in pochi anni, siamo stati in grado di cancellare anche lo slogan da cartellone d’ingresso “Trapani città del sale e della vela”.
Approfittiamo di questi giorni per vantarci con il resto del mondo delle bellezze della nostra terra. Guardiamoci in tv ed esaltiamoci per le fortune che ci circondano. Ammiriamoci con orgoglio e gridiamo a tutti quanto siamo belli e splendenti.
Per pochi giorni però… poi il passaggio televisivo finirà ed aspetteremo il prossimo. Nel frattempo, torniamo al nostro orticello. Deve essere curato e coltivato, altrimenti il vicino ci supera…