Trapani Calcio, grazie a Morgia il futuro sembra essere più sereno
Il tecnico romano ha ribaltato l'indirizzo di una stagione che sembrava segnata
Facendo i debiti scongiuri, i tifosi granata sono autorizzati a fare sogni o quantomeno a pensare positivo e questo lo dicono i numeri. A ben pensarci già questo è un grande traguardo se pensiamo a dove eravamo anche meno di 6 mesi fa. Tra gli sport, il calcio è certamente la scienza meno esatta di tutte. Troppe le variabili in campo. Di contro la matematica è l'unica scienza esatte e che dunque non teme di essere smentita. Applicare la matematica al calcio non da certezze, ma spesso può dare delle indicazioni che si rivelano, nel tempo azzeccate. Così come è altrettanto vero che, spesso, le soluzioni più ovvie sono quelle che determinano i risultati migliori. Volendo applicare questo ragionamento al Trapani Calcio fino a questo momento della stagione, possiamo affermare con certezza che nulla accade per caso e che l'esperienza è sicuramente importante. È stato un errore affidarsi ad un tecnico giovane ma soprattutto inesperto della categoria. Aver frequentato i piani superiori, anche se da secondo, non ha niente a che vedere con la realtà della serie D. Ivan Moschella, in campionato, ha condotto il Trapani per 8 partite, conquistando 11 pt (su 24), con una media punti di 1,375 a partita. Una volta sollevato dall'incarico, la soluzione è stata anche peggiore: Leo Criaco, catapultato nel ruolo di capo allenatore, ha guidato i granata per 4 gare, conquistando la miseria di 3 punti (su 12 disponibili) frutto di altrettanti pareggi. Con lui la media punti del Trapani è crollata a 0,75 a partita. A suo merito va ricordato che l'unica vittoria conquistata, è valsa il passaggio del turno in Coppa Italia e sapremo più avanti nella stagione, se e quanto, questo sará stato importante. Dopo questi due flop, la dirigenza granata ha deciso che il tempo delle scommesse era finito e che era il caso di affidarsi a quello che comunemente viene etichettato come "un tecnico di categoria" e soprattutto di provata esperienza. Questo identikit corrisponde senza alcun dubbio a Massimo Morgia (nella foto il giorno della presentazione) e oggi, a un mese esatto dal suo arrivo a Trapani, fa semplicemente sorridere ripensare a qualche commento riferito alla sua età (e alle sue capacità) che abbiamo sentito e/o letto non appena è stato ufficializzato il suo ingaggio. Il tecnico romano ha, da subito, rivitalizzato l'intero ambiente, dall'alto della sua esperienza (e questa è una certezza). Nessuna bacchetta magica, ma la serenità di chi ne ha già viste tante e tante. Fin qui 5 partite disputate, 10 punti conquistati (sui 15 disponibili) e media punti che è schizzata a 2 punti tondi tondi a partita. Particolare curioso, le 3 vittorie sono state conseguite tutte con il medesimo punteggio: 2 a 0. Dopo la sosta per le festività natalizie, resteranno ancora 20 gare da giocare, l'ultima di andata, le 18 (visto che il Messina è stato escluso) del ritorno e il recupero contro la Gelbison. Se Trapani dovesse mantenere questa media punti conquisterebbe altri 40 punti e chiuderebbe la stagione regolare a quota 63. Con questo bottino, l'anno scorso, si è centrata abbondantemente la zona playoff. E questa proiezione significherebbe ben 11 punti in più rispetto a quanto fatto dal Dattilo sempre lo scorso anno, che si è fermato proprio ai margini della zona playoff. Come premesso questa è matematica e non può esserci certezza che questi conti "tornino alla fine", però basta e avanza per ridare serenità ad un un ambiente che un mese fa era in piena depressione (sportiva) e per trascorrere un Natale sereno.