Pallacanestro Trapani: domenica a mezzogiorno contro Cantù

Con un Renzi (si spera) in più per fare lo sgambetto alla capolista

Pallacanestro Trapani: domenica a mezzogiorno contro Cantù

Ancora un mezzogiorno di fuoco per la Pallacanestro Trapani, che domenica ospiterà la capolista Cantù.

Se da un lato la gara parte con i presupposti del pronostico chiuso, per lo stesso motivo i granata potranno giocare con la mente libera e senza particolari assilli: insomma non è da partite come questa che passa la salvezza, però non va nemmeno trascurato il fatto che, per motivi difficilmente spiegabili, ma che rendono incredibile questo sport, nei due precedenti incroci, Trapani ha giocato forse le due migliori gare stagionali: in Supercoppa è arrivata ad un ferro (ops...) dal passaggio del turno, mentre all'andata ha ceduto soltanto nel finale dopo una gara sempre in equilibrio. Ed in più domenica potrebbe esserci anche "l'effetto Renzi", l'ex capitano tornato a casa, anche se al momento non sappiamo se scenderà o meno in campo e in che condizioni sia (anche se fino allo scorso turno di campionato ha regolarmente giocato con la sua ex squadra). 

Cantù è reduce dalla sconfitta in trasferta contro Treviglio, la seconda forza del campionato, ed è una squadra senza apparenti punti deboli. Coach Meo Sacchetti (nella foto) insieme al suo assistente Ugo Ducarello, ha costruito una macchina che sta venendo fuori alla distanza, come è giusto che sia. Guida la classifica con due vittorie di vantaggio su Treviglio e Cremona (anche se i bergamaschi hanno una gara in meno) e, al secondo anno di purgatorio, sembra destinata a tornare dove le compete. Senza dimenticare che è in corsa per la Coppa Italia per la quale ha anche presentato la richiesta per organizzare le Final che si svolgeranno a Marzo.

Il roster ovviamente non ha bisogno di presentazioni particolari. Chiuso in maniera un po' burrascosa il rapporto con Giovanni Pini passato a Nardò, per coach Sacchetti tante possibilità di ruotare i suoi uomini, formando quintetti con giocatori molto versatili e di difficile lettura per gli avversari. Giusto per rinfrescarci la memoria ricordiamo che le chiavi della squadra sono in mano al play croato Roko Rogic, giocatore che lascia poco spazio agli effetti speciali ma che bada molto (e bene) alla sostanza: per lui doppia cifra di media e grande precisione dalla lunetta. Si alternano con lui Nicola Berdini e (con poco minutaggio) il classe 2004 Guglielmo Borsani. La batteria dei piccoli è completata dalla guardia Francesco Stefanelli e da dai 2/3 Lorenzo Bucarelli e Giovanni Severini. Stagione eccellente fin qui per l'ala serbo/italiana Stefan Nikolic che porta in dote oltre 15 pt ad allacciata di scarpe. Nei mezzi lunghi forse il reparto migliore di Cantù, con tutti giocatori capaci di giocare vicino e lontano da canestro mantenendo ugualmente la stessa pericolosità. Già detto di Nikolic, troviamo il capitano Matteo Da Ros e, soprattutto, come non ricordare la mano educatissima di Filippo Baldi Rossi, giocatore capace di ricoprire, alla bisogna, almeno tre spot. Sotto canestro il grande atletismo di Dario Hunt, lungo che ama il pitturato ma che perde efficacia se si allontana da ferro e che potrebbe essere un affare mandare spesso in lunetta. 

(Foto Pallacanestro Cantù Fb)