Ettore Minore oggi come un fiume in piena in conferenza stampa

Ettore Minore oggi come un fiume in piena in conferenza stampa

Nel pomeriggio di oggi Ettore Minore, unico pretendente a fare calcio a Trapani, ha tenuto una conferenza stampa per raccontare le vicissitidini di diversi mesi di trattative con il Comune e poi con l'ex società del Dattilo. Minore ha tenuto a precisare che "il mio interesse nacque nel 2018 con una richiesta presentata alla dottoressa Iracani ma non se ne fece nulla perchè mi resi conto che da parte loro c'erano altri interessi, almeno così parve . Di conseguenza mi preme dire che i guai del Trapani sono nati tanto tempo prima. Poi il bando del Comune di Trapani che mi sembrò troppo oneroso, così come apparve ad altri. Se ne fece un altro e fui io e un certo Daniele Genna a presentare manifestazione di interesse. Mi è stata chiesta una vasta documentazione  con piano triennale, garanzie bancaria, organigramma. Avevo in  progetto di fare pure calcio femminile e creare un reparto di oncologia in ospedale a Trapani. Inoltre pensavo pure ad una card abbinata alla società granata che servisse alla gente per la spesa. Poi si capì a chiare lettere, e ci fu pure qualche pressione, che la migliore soluzione sarebbe stata quella di acquistare il Dattilo. Ci incontrammo col presidente Mazzara e la cifra concordata fu sulla base dei 450 mila euro. Ebbi il contatto come punto di riferimento della trattativa dell ’avvocato Fabiano, peraltro parente di Mazzara, per mettere nero su bianco su un accordo che era solo sulla parola. Abbiamo fatto diverse richieste di documenti alla società pacecota ma di risposte poche e niente. Non si puà acquistare una società ad occhi chiusi e così la vicenda si è trascinata nel nulla senza più sentirci. Una email del loro commercialista del 14 luglio diceva che ci stavano lavorando e ci avrebbero fatto sapere, cioè dal 21 giugno, giorno della richiesta eravamo ancora a questo punto". Poi qualche altra frecciatina di Minore"Tornando al Comune non ho ritenuto neanche regolare la presenza di un notaio esterno in un bando pubblico. Non ho considerata opportuna la presenza del notaio Camilleri, peraltro facente parte del noto Comitato, all’interno come consulente del sindaco. Ci sono regole ben precise in tal senso". Poi parla  di continui attacchi nei suoi riguardi soprattutto sui social e di azioni di contrasto. “Attaccarmi in maniera denigratoria senza costrutto non ha senso. La cosa che non ho sopportato è stato il comportamento del Comitato che in un certo senso ha aizzato i tifosi con argomenti infamanti. Non si fa così. Se tu hai le tue capacità, ti presenti, partecipi al bando e ti pigli la squadra. Invece loro cosa hanno fatto ? Questo Comitato che si è mosso di qua e di là concludendo niente. Se non c’era di mezzo il Comitato credo che tutto si sarebbe chiuso ad aprile. Sono loro che ce l’hanno avuto sempre con me. Lo ho sempre considerato un elemento di disturbo. Il Comitato non ha capito che ci vogliono i quattrini se si vuole ottenere qualcosa. Chissà perchè. Quale sarà stato il motivo. In ogni caso auguro alla nuova società di proseguire nel migliore dei modi e disputare un'ottima serie D ”