Ancora un pari per Trapani che sbaglia due calci di rigore
Di Ciotti la rete del momentaneo vantaggio
Si è giocata oggi la quinta giornata del campionato di Serie C - Girone C e per il Trapani, alla ricerca della prima vittoria casalinga, l'avversaria era la Juventus Next Generation di Paolo Montero.
È arrivato un pari, per 1-1, che lascia tanto amaro in bocca soprattutto tra i granata per via dei due calci di rigore sbagliati da Kanoutè nel primo tempo e da Zuppel nella ripresa.
Mister Aronica ha scelto un modulo che oscillava tra il 4-4-2 e il 4-3-3 con Kanoutè ago della bilancia. La catena di destra è stata quella che ha funzionato meglio, con Ciotti (autore del gol del vantaggio), Karic e Kanoutè che spesso hanno messo in difficoltà il reparto difensivo della Juve, apparso molto macchinoso. Scarso è stato il contributo offensivo soprattutto di Lescano, apparso lontanissimo da quell'idea di centravanti che spacca le difese avversarie.
Il Trapani ha complessivamente fatto la partita, mantenendo stabilmente l'iniziativa, ma è mancato il guizzo decisivo per gonfiare la rete avversaria, ben difesa dal bravo Daffara.
Buono l'approccio dei granata che hanno occupato la metà campo avversaria, ma la prima azione pericolosa è stata della Juve Next Gen, con Gyan,che stava per capitalizzare uno svarione difensivo di Ciotti.
Ma sull'azione successiva, al minuto 13, arrivata il vantaggio del Trapani. Ciotti duettava con Kanoutè presentandosi da solo davanti a Daffara battendolo con un preciso rasoterra (nella foto FC Trapani Calcio 1905).
Sembrava che la partita potesse mettersi in discesa per i granata, che continuavano ad attaccare senza però trovare lo spiraglio per il raddoppio.
Al minuto 19 era Kanoutè, smarcato da una spizzata di Zuppel, a presentarsi solo davanti a Daffara, ma perdeva il passo e si faceva rimontare in angolo da un difensore.
Al minuto 23 l'occasione più ghiotta: Mastrantonio veniva steso in area e per il signor Renzi di Pesaro non c'erano dubbi. Dopo un "curioso" conciliabolo, sul pallone andava Kanoutè che calciava alto sopra la traversa.
Il Trapani accusava un po' il colpo non creando più occasioni degne di nota, ma comunque riusciva a controllare agevolmente la partita fino all'intervallo.
Ad inizio ripresa la doccia fredda: al minuto numero tre un pallone vagante al limite dell'area granata veniva calciato di prima intenzione da Guerra, che trovava un preciso rasoterra alla sinistra di Seculin, partito forse in leggero ritardo.
Aronica provava a scuotere i suoi, inserendo peso a centrocampo con Crimi e Carriero, ma continuava sempre a mancare il guizzo vincente.
Usciva anche un deludente Lescano per Udoh che portava un pizzico di vivacità in attacco.
Al minuto 69 l'altra occasione d'oro per il Trapani: stavolta era Carriero ad essere atterrato in area nei pressi della linea di fondo. Sul dischetto andava Zuppelche calciava rasoterra alla destra di Daffara che riusciva a respingere con l'aiuto del palo.
Nell'ultimo quarto d'ora il Trapani si riversava in avanti, con scarsa lucidità, ma con grande generosità.
C'era tempo per un'altra grande occasione per Karic che, dopo un rimpallo in area, si ritrovava solo davanti a Daffara, ma la sua conclusione, forte, faceva fare ancora bella figura al portierino bianconero che respingeva ancora.
La Juve si limitava ad azioni di alleggerimento che però erano quasi sempre pericolose per via del fatto che si trattava sempre di uno contro uno.
In una di queste si immolava Crimi costretto al giallo per fermare Gyan che stava volando verso la porta di Seculin.
L'ultima chance è per Udoh, nell'ultimo dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, ma la sua conclusione terminava a lato.
Dopo Taranto un altro pareggio che sa tanto di due punti persi, che arriva peròal termine di una prestazione almeno generosa.
Ai punti, come ha onestamente ammesso anche Paolo Montero in conferenza stampa post gara, i granata avrebbero meritato i tre punti, ma quando si sbagliano due calci di rigore nella stessa partita si fa fatica parlare di tattiche e schemi.
A proposito dei rigori, mister Aronica ha tenuto a precisare che esistono precise gerarchie stabilite a priori, ma a questo punto è suo preciso compito di farle rispettare.
Cinque sono i punti raccolti durante la sua gestione: sinceramente pochi per quello che la squadra ha prodotto e che avrebbe meritato, ma pesano, e anche tanto, i tre calci di rigore sbagliati.
Per fortuna si torna subito in campo, mercoledì c'è l'infrasettimanale a Potenza e sarà un'altra storia.
Questo il tabellino della gara:
Trapani - Juventus Next Generation 1-1
Trapani: Seculin, Ciotti, Celiento, Silvestri, Benedetti (Martina 85’), Karic, Marino (Carriero 52’), Mastrantonio (Crimi 52’), Kanoute (Spini 85’), Lescano (Udoh 65’), Zuppel. In panchina: Ujkaj, Gelli, Bifulco, Fall, Carraro, Valietti. All. Aronica
Juventus Next Gen: Daffara, Afena Gyan, Macca (Palumbo 72’), Comenencia, Guerra, Scaglia, Citi, Puczka (Mulazzi 64’), Perotti (Papadopoulos 85’), Peeters (Faticanti 64’), Silva Semedo (Da Graca 85’). In panchina: Scaglia, Cat Berro, Anghelè, Savio, Amaradio, Ledonne, Gil Puche, Owusu, Turco. All. Montero
Arbitro: Gianluca Renzi di Pesaro; assistenti: Pio Carlo Cataneo di Foggia e Giovanni Francesco Massari di Molfetta. IV ufficiale: Ferdinando Emanuel Toro di Catania
Reti: Ciotti 13’, Guerra 48’
Note: Ammoniti Comenencia, Mastrantonio, Benedetti, Silva Semedo, Scaglia, Crimi, Citi.
Calci d’angolo: 11-1
Recuperi: 2’ pt; 5’ st
Spettatori: 5.599