Sapete quale sarà il colore per la prossima estate? No? Ve lo diciamo noi allora: è il verde acquamarina pronto a spodestare dal trono il rosso magenta della scorsa stagione.

Alla “Evolution Belt S.r.l.” di colori se ne intendono così come si intendono di moda, pelletteria e filati. “Noi non facciamo cinture – dice sorridendo Tonino Di Dio, uno dei tre titolari dell’azienda trapanese – facciamo sciccherie”.

Nata nel 2018 la Evolution Belt srl è l’erede diretta della Stefano Corsini. “Quando il nostro titolare decise di chiudere la sua azienda e di andare in pensione – racconta Maria Lidia Maltese, amministratrice della Evolution – abbiamo deciso di prendere in mano la situazione per non perdere il posto di lavoro. Abbiamo rilevato azienda di produzione, macchinari, marchio e maestranze e ci siamo messi in gioco”.

Oggi la Evolution Belt è una delle imprese più floride della nostra città. “Chi l’ha detto che a Trapani non si può fare impresa – afferma Christian Bertolino, titolare e direttore creativo delle collezioni -. Abbiamo scommesso su noi stessi e oggi grazie alla nostra determinazione e ai nostri sacrifici, la nostra azienda è affermata a livello internazionale”.

Il brand dell’azienda trapanese, infatti, non è conosciuto solo in Italia ma è sbarcato sui mercati internazionali: Stati Uniti, Russia, Giappone, Taiwan, Sud Corea, Canada oltre che in quelli europei come Olanda, Francia e Spagna.

“Non appena abbiamo preso in mano le redini della nuova azienda – continua Maria Lidia Maltese – abbiamo puntato subito sulla digitalizzazione. Siamo riusciti a caricare tutti gli articoli e le collezioni attivando il commercio in B2B e contemporaneamente in B2C per i privati, proprio poco prima che scoppiasse la pandemia ed è stata la nostra salvezza. Certo è stato un periodo particolarmente difficile e complicato ma l’abbiamo superato”.

Nonostante i numeri che sviluppa e i mercati internazionali, la Evolution Belt mantiene un carattere familiare, senza rinunciare alla sua caratteristica principale: l’artigianalità.

“I nostri prodotti – continua Maltese – sono tutti fatti a mano e vengono curati nei minimi dettagli: sono artigianali e di nicchia. I materiali che utilizziamo per le nostre collezioni sono tutti rigorosamente Made in Italy. Pelle, fibbie, filati, colla persino i cartoni utilizzati per le confezioni sono certificati per garantire una corretta e sostenibile gestione dell’impatto ambientale”.

I 10 operai della Evolution Belt in questi giorni stanno lavorando alacremente per ultimare le collezioni da presentare a una delle fiere più importanti al mondo: il Pitti uomo che aprirà i battenti il mese prossimo a Firenze. Poi, una volta finita questa si comincerà a preparare i nuovi modelli, sviluppati nei vari colori e tendenze, per il Mipel di Milano il prossimo mese di settembre.

Oltre 70 i modelli di cinture da uomo che vengono realizzati ogni anno per il mercato italiano, sviluppati per colore (almeno 6), mentre quelli per il mercato estero sono circa un centinaio tra estivi ed invernali. E tutti rifiniti a mano con una cura quasi maniacale. E poi ci sono gli zaini, le bretelle e i sandali.

“Ogni volta che realizziamo un nuovo modello – Lidia Maltese sorride mentre racconta – è un momento di festa. Serve la collaborazione, l’esperienza e la creatività di ognuno di noi. E’ come una di quelle domeniche a pranzo quando tutta la famiglia è riunita attorno ad un tavolo e ognuno aggiunge qualcosa di suo alla storia di quella famiglia. E’ questa in realtà, la parte più bella del nostro lavoro e ci permette di non annoiarci mai”.

“Il nostro sogno per il futuro? Quella di creare una scuola di pellettieri a Trapani” dicono i tre fondatori della Evolution Belt guardandosi occhi negli occhi. “In città mancano le maestranze specializzate ed è davvero un peccato!”.