Dodici giorni dopo il Natale, ogni anno si festeggia l’Epifania
di Antonio Carcerano
Il 6 Gennaio ricorre questa festa cristiana, tramandata nei secoli, per ricordare il giorno nel quale Gesù Bambino si manifesta ai re Magi.
I loro nomi oggi sono tradizionalmente quelli di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ma in innumerevoli versioni della storia, spesso cambiano anche questi.
Dopo un lungo viaggio, guidato dalla stella cometa, i tre finalmente vedono il nuovo nato.
Credo che le figure dei magi, sapienti guidati in cammino dalla stella ad onorare il Dio bambino con i loro doni simbolici di umanità e regalità, impegnati nella ricerca della sapienza, siano l’immagine del rapporto del dialogo tra scienze e fede.
Avrebbero potuto dire: facciamo da soli, non abbiamo bisogno di nessuno, evitando, secondo la nostra mentalità odierna, ogni “contaminazione” tra la scienza e la Parola di Dio.
Invece i Magi ascoltano le profezie e le accolgono; e, appena si rimettono in cammino verso Betlemme, vedono nuovamente la stella, quasi a conferma di una perfetta armonia tra la ricerca umana e la Verità divina, “un'armonia che riempì di gioia i loro cuori di autentici sapienti “(Mt 2,10).
E' complicato istituire un quadro preciso e definito del rapporto tra scienza e fede, discipline per molti inconciliabili, per altri interconnesse.
Una riflessione del genere manca di oggettività; sia la fede che la scienza poggiano su teorie, nel primo caso credenze e nel secondo postulati, entrambe fondate sul criterio dell’ammissibile, del probabile e del possibile, ma mai del certo.
Fede e scienza vengono visti come nemici, questo perché ci si accontenta sempre della prima apparenza o etichetta, senza andare a scavare con le proprie mani.
Purtroppo, però, da ormai molti anni, ci tocca leggere o sentire di un presunto insanabile contrasto tra scienza e religione.
La fede in Dio, a mio avviso, completa e non contrasta ciò che la scienza indaga.
Tant'è che nessuna scoperta scientifica ha mai invalidato anche solo una delle nostre verità di fede (verità cristiane, s'intende).
La frase di Einstein: “La fede senza la scienza è cieca, la scienza senza la fede è zoppa” avvalora l’ipotesi che fede e scienza sono complementari e non materie opposte. Teologi e Scienziati si impegnano entrambi nella loro frontiera e non hanno bisogno di completarsi, in quanto studiano aspetti diversi della stessa realtà.
Louis Pasteur sostenne: “Poca scienza allontana da Dio, ma molta riconduce a Lui”. Ogni cosa di questo mondo ha una causa, anche l’universo stesso.
Risalendo all’indietro all’infinito, dovremo per forza trovare una prima causa o comunque un Creatore, che per chi è credente è Dio.
La scienza, attraverso la ricerca, l’esperimento e il ragionamento, non può che confermare il meraviglioso funzionamento della «macchina universo». Tutti siamo parte di un tutto più complesso.
Al di là dell’aspetto meramente religioso, proviamo tutti quanti, nel fare memoria, a riabbracciarne lo spirito di gioia dei Magi, come augurio per l’anno che verrà.
Didascalia foto: (Mantegna,1497-1500, tempera su tavola, Adorazione dei magi. Getty Museum, Los Angeles).