Dattilo, le parole di Chianetta ad un turno dalla fine del torneo
Ad una partita dalla conclusione del campionato, il tecnico del Dattilo, Ignazio Chianetta, si sofferma su un intero torneo dichiarando che "Inizialmente pensavamo di raggiungere la salvezza anche tramite spareggi, invece, dopo aver migliorato la squadra a dicembre, abbiamo disputato un campionato importante e aggiungo pure che, anche se molto remota, abbiamo pure ancora una possibilità di disputare i play off. Tutto ciò rappresenta motivo di orgoglio per i ragazzi e la società che penso abbia raggiunto un traguardo storico". Quanto ha poturo influire, a parte il problema della mancanza del pubblico, il problema legato alle voci che spesso hanno fatto il giro su una possibile fusione o un cambio di denominazione legato al nome Trapani ? "All'interno dello spogliatoio abbiamo sempre cercato di evitare certi argomenti. Capiamo che mantenere una società in queste categorie diventa complicato e quando viene a mancare una società come il Trapani diventa fisiologio magari parlare di una fusione o di quanto altro. Non so se queste cose hanno influito o meno, però sono orgoglioso e contento di quello che è stato fatto da questi ragazzi che hanno dato tutto ciò che era nelle loro possibilità. Raggiungere la sesta posizione è un obiettivo importantissimo. Se non ci fosse stata una società ben solida e composta da gente seria e onesta, penso che sarebbe stato difficile arrivare a questo traguardo. Ho parlato con la squadra di tante cose. Sono anche emozionato per tutto ma il calcio va avanti sperando sempre di chiudere in bellezza. Chissà". Chianetta non sembra molto propenso a parlare del suo futuro e indica che "bisogna pensare prima a concludere la stagione. Poi, magari, penseremo a dedicarci un pò alla famiglia che è stata trascurata in questo anno così difficile, poi vedremo cosa succederà. Mi auguro che possa esserci un seguito qui a Dattilo, in ogni caso nulla può interrompere quel legame di affettuosa amicizia che lega questo gruppo dirigenziale. In questo posto ci si è comportati sempre come una famiglia. E' una grande soddisfazione e mio motivo di orgoglio sapere che alcuni giocatori sono diventati obiettivo di altre società. Indubbiamente vorrei rigiocare alcune gare e indico Troina o S. Maria Cilento, anche S. Luca per certi versi, però ci sono state altre situazioni che hanno compensato. E' giusto che io ringrazi tutti i giocatori, lo farò anche con i dirigenti, tutti gli operatori della stampa e il mio staff, i medici, i magazzinieri. Insomma tutti coloro i quali hanno dato un contributo per arrivare a questo punto"