Handball, vai a conoscere il mondo delle arpie e ti ritrovi in... paradiso

Gli "ingranaggi perfetti" e la loro anima: Norbert Biasizzo

Handball, vai a conoscere il mondo delle arpie e ti ritrovi in... paradiso

Se uno di due fratelli gemelli entrasse all’AC Life Style Beach a Trapani (ex lido Paradiso, per intendersi), lasciando fuori l’altro ad aspettarlo, gli effetti sarebbero gli stessi di quel famoso paradosso basato sulle intuizioni di Einstein secondo cui il gemello che è andato in orbita nello spazio invecchierebbe più lentamente rispetto a quello che è rimasto sulla terra. Ecco, succede questo. Quando entri all’AC Life Style Beach il tempo rallenta, ti rilassi e, cosa non da poco, non invecchi. L’ho provato domenica scorsa, quando sono arrivato in quella che è la casa estiva delle arpie, dove ho finalmente conosciuto alcuni degli ingranaggi perfetti di questa società di pallamano ma, soprattutto, la sua anima: Norbert Biasizzo, un uomo straordinario che mi ha accolto con un abbraccio così grande che non sono riuscito a ricambiare tutto – e ci ho provato, vi assicuro – perché, davanti a me, si era materializzato un colosso. Un gigante buono con un cervello che va a tremila e una specie di aurea intorno a lui talmente forte da vedersi ad occhio nudo.

Pochi minuti con lui, il tempo che arrivasse il caffè, e mi era già chiaro perché la sua stazza fisica fosse così imponente: una questione di necessità. Norbert, dentro il petto, ha un cuore enorme. Il cuore di tutta la Handball Erice. Un cuore che fai fatica a non sentire battere forte per quanto è pieno. Ecco perché.

E sì, dietro a quello che tutti vedono: le ragazze della squadra, i coach, i dirigenti, lo staff medico, gli accompagnatori, il presidente Michele Ingardia e tutti gli altri fino ad arrivare – dulcis in fundo – a Vittoria Abbenante, donna incredibile che è “voce”, immagine e educazione della società, c’è Norbert. Cuore pulsante. Visionario. Genio.

E tutto quello che succede è in gran parte colpa sua. Se Erice ha un gioiello di squadra che milita in A1 e ambisce a diventare campione d’Italia, la gran parte della colpa è sua. Della sua benedetta follia che ha costruito, intorno a lui, un gruppo di persone che si muove come gli ingranaggi di un motore, che non si risparmia, che ha le sue stesse ambizioni.

Ambizioni sì. Perché anche quest’anno, alla Handball Erice hanno alzato l’asticella. Hanno mantenuto la spina dorsale della squadra e hanno rinnovato diverse giocatrici che sono arrivate un po’ da tutto il mondo. Hanno mantenuto il genio di coach Fernando Gonzalez e di coach Marina Pellegatta e hanno affiancato un responsabile area tecnica di respiro internazionale come Edina Borsos, un preparatore atletico di altissimo livello come Ragnar Oskarsson e, giusto per non lasciare niente al caso, i due mental coach Riccardo Togni e Gabriele Bani. Come si dice “à la guerre comme à la guerre”. Perchè è una squadra, praticamente, nuova in tutto. Più esperta. Affamata. Tanto.

 

 

Perciò seguitela perché non vi deluderà. E darà vita a una stagione al cardiopalmo.


Handball, vai a conoscere il mondo delle arpie e ti ritrovi in... paradiso

Nel frattempo però, dato che il campionato non inizierà prima di settembre, mentre le ragazze si preparano ad affrontare una stagione che ha tutti i presupposti per essere uno spettacolo, il mio consiglio è quello di passare un po’ di tempo sulle spiagge dell’AC Life Style Beach, con una bella bibita fresca in mano e, nelle orecchie, lo “scruscio” piacevole del nostro mare. Che poi, tra l’altro, come vi dicevo, neanche invecchiate.

 

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