Colombaia. Restauro e poi? Uso finale sconosciuto e progetto esecutivo non ancora pronto.

Ciminnisi (M5S): «Manca la programmazione sul sistema dei Beni Culturali»

Colombaia. Restauro e poi? Uso finale sconosciuto e progetto esecutivo non ancora pronto.

Il cantiere per il restauro del Castello della Colombaia doveva partire lo scorso mese di settembre. Lo aveva assicurato in audizione innanzia la Commissione UE dell'ARS la soprintendente per i beni culturali di Trapani, Mimma Fontana. Invece, è emerso stamane nella nuova audizione in commissione UE, il progetto esecutivo non è ancora pronto, anche se sarebbe quasi ultimato e deve ancora passare la verifica e la validazione di progettazione.

«Nulla di diverso dall’audizione dello scorso maggio - ha commentato la vicepresidente della Commissione Ue, la trapanese Cristina Ciminnisi (M5S) -. L’unico elemento di novità è che a breve dovrebbe iniziare uno stralcio di intervento con l’apertura del cantiere per la demolizione dei capannoni e rimozione dei materiali di risulta». Si tratta delle aree di lavoro che furono aggiunte sull'isolotto che ospita la Colombaia quando questo fu riadattato a carcere. Lo stralcio progettuale ammonta a poco più di 800mila euro sui 27milioni finanziati in capo al PNRR. Poca cosa, quindi.

Ma è sul piano politico più complessivo che la deputata trapanese punta l'indice avanzando un rilievo di non poco conto: «Non è chiaro quale sarà la destinazione finale del Castello della Colombaia di Trapani dopo il restauro. É quantomeno discutibile che, nonostante il finanziamento di 27 milioni di euro del PNRR sia il più ingente previsto dal Dipartimento regionale dei Beni culturali, manchi una visione strategica della fruizione e successiva valorizzazione. Un paradosso inaccettabile in una Regione che ha un patrimonio che racchiude millenni di storia e cultura e di cui la Colombaia è certamente espressione».

Sulla questione della destinazione d'uso e, dunque, sul pieno impiego dei 27 milioni di euro nello spirito di innovazione e sviluppo economico, si sono mosse recentemente associazioni e ordini profesisonali. Infatti ad oggi, nonostante un progetto esecutivo in fase di ultimazione «in audizione – continua Ciminnisi - abbiamo assistito ad un vero e proprio ribaltamento delle logiche progettuali, poiché per la Colombaia si prevede un generico intervento di conservazione ma anche una serie di interventi che vengono definiti “servizi aggiuntivi”, quali bar e ristoranti».

«Servizi aggiuntivi ma rispetto a cosa? ci chiediamo. Qual è la principale destinazione d’uso della Colombaia? Operare senza un obiettivo preciso, lasciarsi le mani libere per una decisione nel futuro - dice Ciminnisi - è un tradimento dello spirito del PNRR che dovrebbe dare una spinta innovativa rispetto alla classica fruizione o a una musealizzazione ancora da definire».

Infine l'affondo politico affidato ad un comunicato stampa diffuso nel primo pomeriggio di oggi: «Se per l’intervento di punta del suo Dipartimento, l’Assessore Scarpinato non riesce ad immaginare una visione per il futuro, è evidente – conclude la deputata M5s - che manca in generale una programmazione complessiva delle politiche regionali per i Beni Culturali, in cui i singoli interventi, anziché rispondere a una visione complessiva di rilancio dell’isola che fa perno sulle proprie ricchezze storiche e culturali, appaiono del tutto slegati e senza progettualità compiute».