Emergenza idrica a Trapani, l'assessore Guaiana: "Siamo tornati alla normalità"
Ultimati i lavori di revamping su 4 dei 5 pozzi inattivi a Bresciana. Ripristinati i turni di approvvigionamento idrico in città
In una Sicilia sempre più assetata che patisce l’ormai atavica carenza di risorse idriche, e dove in alcuni comuni si registrano turnazioni nell’erogazione fino 20 giorni, a Trapani la situazione sta tornando al periodo precrisi.
“Proprio stamattina – dice l’assessore del Comune di Trapani Enzo Guaiana – sono stati ultimati i lavori di revamping (ammodernamento, ndr) su quattro dei cinque pozzi ancora inattivi di Bresciana e la loro acqua è già stata immessa in condotta. Attualmente da Bresciana partono 282 litri secondo, compresi i 25 litri secondo forniti da Sicilacque destinati a Favignana. A questi bisogna aggiungere gli 11 litri secondo che arrivano da pozzo Madonna sul quale nei giorni scorsi siamo intervenuti sostituendo la vecchia pompa con una più performante. Sempre grazie ai finanziamenti della Protezione Civile regionale, a breve ne installeremo una seconda che ci permetterà di raddoppiare il tiraggio fino a 22 litri secondo”.
Assessore qual è la situazione attualmente in città?
“Siamo tornati ai livelli di precrisi con una turnazione a giorni alterni, per il centro storico e per la città nuova. Non appena tutti gli interventi saranno ultimati e tutti i pozzi entreranno a pieno regime avremo la possibilità di gestire serenamente l’erogazione idrica in città, stabilendo così anche una turnazione di utilizzo dei pozzi stessi che ci permetterà di salvaguardare le falde acquifere ed evitare di esaurirle, nell’attesa che torni la stagione delle piogge. Alla città di Trapani occorre un costante afflusso di 160 litri secondo e da 15 giorni a questa parte riusciamo a coprire bene tutto il territorio”.
Trapani dunque isola felice?
“Veda, se mi permette, il punto non è questo. Il punto è che abbiamo lavorato giorno e notte per intervenire sulle criticità e siamo stati il primo Comune della Sicilia a spendere tutti i fondi destinati dalla Regione e dalla cabina di regia per l’emergenza idrica. Al netto di ulteriori imprevisti, mi sento di affermare che siamo a buon punto nel superamento di questa delicata fase. Certo, l’accelerazione dei lavori è avvenuto nell’ultimo periodo ma noi avevamo iniziato già ad intervenire nel 2022 e poi ancora l’anno scorso, quando grazie al finanziamento regionale di 250mila euro, chiesto ed ottenuto dall’onorevole Dario Safina, avevamo avviato le prime opere di riparazione sui pozzi di Bresciana che oggi, voglio ricordare, sono l’unica fonte di approvvigionamento idrico per uso civile della nostra città. Da quando infatti è scoppiata l’emergenza non possiamo più contare sull’afflusso da Monte Scuro, gestito da Sicilacque che ha progressivamente ridotto l’erogazione per Trapani fino a sospenderla del tutto per destinarla ad altri comuni. E i furti di rame subiti l’anno scorso sui pozzi di Bresciana che avevamo appena efficientato non ci hanno certo aiutato. Ma non ci siamo né arresi né fermati ed oggi direi che siamo proprio a buon punto”.
E con Misiliscemi com’è finita poi?
“Qui il problema è di ordine prettamente elettrico. I continui distacchi delle cabine Enel, oramai vetuste, provocano il fermo di alcuni pozzi che dal canto nostro non possiamo riattivare automaticamente. Ne deriva il blocco del pompaggio nottetempo. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati più volte con i funzionari Enel e grazie alla sinergia che si è venuta creare, già stamattina sono partiti i lavori di riparazione e ammodernamento delle cabine. Purtroppo, oggi (e spero solo per un giorno) abbiamo dovuto sospendere l’erogazione per il comune limitrofo. I gruppi elettrogeni forniti dalla Protezione Civile sono infatti insufficienti a gestire il sistema di rilancio che alimenta l’impianto di Matarocco. Ma una volta ultimati gli interventi in programma sono fiducioso che anche questa questione venga conclusa positivamente”.
Per concludere assessore, una volta messo a regime il sistema Bresciana pozzo Madonna, Trapani non soffrirà mai più la sete d’acqua?
“Magari! Il fatto è che i cambiamenti climatici e le piogge sempre meno frequenti non possono garantire l’infallibilità di un sistema che si base sulle falde acquifere. E’ fondamentale riattivare al più presto il dissalatore che potrà garantire un afflusso importante per gestire le emergenze. Così come è necessario e urgente intervenire sul rifacimento della rete idrica cittadina per eliminare perdite e fuoruscite. Nei nostri uffici sono da tempo pronti i progetti esecutivi per le opere necessarie ma servono finanziamenti imponenti che il Comune di Trapani da solo non può permettersi. Anche i 60 chilometri di condotta che da Bresciana portano l’acqua in città avrebbero bisogno di interventi urgenti. Ma come le dicevo prima, intanto siamo riusciti a portare la situazione idrica in città alla normalità. Per il resto, continueremo a lavorare ogni giorno, tutti i giorni per trovare le giuste risposte alle esigenze di tutti noi cittadini trapanesi”.