Trapani, l'amministrazione lavora sui bilanci

Ultimati i conti del Consuntivo 2021 che ora può passare all'attenzione del Consiglio comunale

Trapani, l'amministrazione lavora sui bilanci

La Giunta comunale di Trapani, col parere favorevole dei Revisori dei Conti ha il riaccertamento dei residui di bilancio al 31/12/2021, atto principe e propedeutico del Bilancio Consuntivo 2021 che presto verrà proposto al Consiglio comunale. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha avviato le procedure per il Consuntivo 2022 ed il previsionale 2023/2025, i cui termini legislativi di approvazione non sono ancora scaduti.

I ritardi – sottolineano dal Comune – sono stati anche dovuti alla particolarità straordinaria ed unica in Italia, della ‘regolazione dei rapporti patrimoniali’ col neo Comune di Misiliscemi, tanto anche ad evitare che molti costi dall’Aprile 2021 (data istitutiva del Comune di Misiliscemi) ad oggi sostenuti dal bilancio del comune di Trapani per la già menzionata comunità, venissero invece a pesare nelle tasche dei cittadini trapanesi. E’ stato un percorso lunghissimo e molto faticoso, che ha interessato tutti i settori comunali ed in particolare quelli del servizio idrico ed ecologia oltre che finanziario e che ha comportato per l’Amministrazione comunale una più minuziosa attività retrospettiva di analisi e verifiche - sollecitate, per il passato, anche dalla Corte dei Conti e dai Revisori dei Conti - al fine di poter avere conti e bilanci in ordine”.

Esiti di maggiore rilevanza:

TARI 2016, trasferiti residui per €4.254.480,03 al conto del Patrimonio

LISTE DI CARICO per FORNITURE IDRICHE Anni 2006 – 2010, trasferiti residui per €7.157.984,72 al conto del Patrimonio

Cancellati definitivamente crediti del passato per quasi €2.000.000 (servizio idrico etc)

Pensiamo - dichiarano il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore al Bilancio Fabio Bongiovanni - che in una famiglia come in una azienda, avere certezza dei conti (e dunque delle entrate e/o dei crediti, così come delle uscite e spese) sia indispensabile per poter amministrare da buon padre di famiglia, poiché aiuta meglio nel saper spendere, evitando che quella famiglia o azienda s’indebiti al punto tale da subire pignoramenti ed andare prima o poi sul lastrico.

Stesso orizzonte comportamentale e di serietà s’impone in un Comune siciliano, ancor più penalizzato dalle differenze sociali ed economiche strutturali sempre più divaricanti tra nord e sud, senza perequazioni governative. Non è un caso che tutti Comuni siciliani e diversa guida politica, siano stati più volte a Roma a protestare e che i 2/3 ancor oggi risultano commissariati perchè non possono chiudere i bilanci, così come lamentato ad oggi da Anci Sicilia.

“Amministrare è cosa seria - continuano a ribadire sindaco e assessore - è pertanto doveroso avere certezza dei conti (e dunque delle entrate e/o crediti, così come dei debiti) e dunque poter fare spese con coperture finanziarie certe, evitando alla lunga, di portare al dissesto un Comune, a maggior ragione dopo la disastrosa pandemia - anche dal punto di vista delle sofferenze finanziarie per famiglie e imprese - ed i nuovi aumenti energetici e delle materie prime anche conseguenti alla guerra in Ucraina. È quello che abbiamo fatto e con tanti sacrifici, evitando di mettere le mani nelle tasche dei trapanesi (anzi, riuscendo financo ad abbassare complessivamente la TARI del 25%, tanto alle famiglie che alle imprese, rispetto alle tariffe trovate al momento del nostro insediamento, peraltro non attuando nemmeno la comoda raccolta differenziata porta a porta), in primis avviando una azione di recupero dei crediti “sommersi” (da infedele e/o omesse dichiarazioni, oltre che dei “furbetti”) tanto sul versante della Tari per circa 3.500.000 euro per gli anni 2017-2020 che del Canone Idrico. Servizio, così come abbiamo fatto per la TARI che vogliamo esternalizzare attesa la complessità della gestione amministrativa anche per carenza di personale.

Sappiano bene i cittadini che quanto non pagato dai debitori contribuenti diversamente va a ricadere sui corretti ed onesti cittadini trapanesi, atteso che per legge i costi del servizio debbono essere coperti al 100%. Ebbene noi – concludono Tranchida e Bongiovanni – vogliamo evitare che questo possa continuare ad accadere come invece abbiamo potuto riscontrare con troppa facilità accadeva anche per il passato recente. Cambia-Menti significa anche questo… in meno di tre anni siamo riusciti a fare ordine nei conti anche facendoci carico di una generale e più puntuale rivisitazione sin dal lontano 2006. Coraggio e serietà amministrativa che in passato non si è avuta, soprattutto in danno degli onesti contribuenti Nel prossimo futuro potranno essere rese note anche alcune anomalie su costi e disservizi che abbiamo riscontrato e riservatamente monitorato nei comparti idrico-integrato, già da tempo rassegnate nelle competenti sedi”.