Paceco, Aldo Grammatico ufficializza la sua candidatura a Sindaco
In alternativa a quella di Salvatore Bongiorno. A sostenerlo, fra gli altri, PD e Cinquestelle.
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- Nicola Baldarotta
- 1 anno fa 21 mar 2023 Tot.1542
Si era già candidato cinque anni fa con il solo Movimento Cinque Stelle, ora si ripropone ai pacecoti con una coalizione allargata composta anche da Pd e cinquestelle.
Aldo Grammatico è il candidato di una sintesi arrivata dopo diversi e proficui incontri, promossi da alcuni giovani esponenti di movimenti e partiti politici del territorio: una soluzione condivisa e unanime che ha fatto convergere tanti sul nome di Aldo Grammatico.
“Ho deciso di dare la mia disponibilità e di candidarmi a sindaco alle prossime elezioni comunali, sposando un progetto comune, che credo possa seriamente rilanciare questo paese. Per questo ringrazio i vari esponenti politici per la fiducia accordatami.
"Tutta un’altra storia", questo è il motto del nostro progetto e della nostra lista civica che sarà formata da giovani liberi, competenti e volenterosi e che comprende diverse forze politiche, gruppi vari, comitati e persone non schierate. Saremo davvero “Tutta un’altra storia”! - dichiara Aldo Grammatico.
“C’è tanto da fare, aggiunge Grammatico, ma occorre soprattutto progettare avendo una visione del futuro sviluppo del nostro paese. La nostra coalizione ha già avviato vari gruppi di lavoro per affrontare diversi aspetti organizzativi. Anche il programma elettorale è in fase di elaborazione ma certamente non mancheranno i seguenti punti qualificanti.
Un progetto per Paceco, quindi, che vede il confronto e l’unione di diverse figure, diversi esponenti politici, spinti dalla volontà e dalla responsabilità di realizzare un programma a medio - lungo termine, in rottura con il modus operandi del passato. Un progetto giovane, credibile, concreto, basato anche sul rilancio delle frazioni di Nubia e Dattilo, aperto alle idee ed alle buone proposte, che vuole restituire fiducia ai cittadini.
Nicola Baldarotta
Inizia a calpestare gli studi televisi e le redazioni dei giornali nell'oramai lontano 1991. Più che un giornalista d'assalto lui ama definirsi un "giornalista col buon senso". Anche estetico.