La gestione del Consiglio comunale di Favignana da parte della presidente Emanuela Serra solleva polemiche e critiche, culminate recentemente con una smentita pubblica da parte del Commissario ad Acta, Domenico Mastrolembo. Il Commissario, nominato dall’assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, ha smentito alcune dichiarazioni della presidente Serra rese durante la seduta consiliare del 16 luglio 2024.

Secondo quanto riportato nel verbale della seduta, la Presidente Serra aveva affermato che il Commissario le aveva confermato che, secondo le norme, i debiti fuori bilancio dovessero essere approvati prima del Rendiconto. Tuttavia, Mastrolembo ha precisato nella sua nota pubblicata all'Albo Pretorio del Comune che quanto dichiarato dalla Presidente non corrispondeva al vero. Egli ha chiarito che i debiti fuori bilancio, già coperti finanziariamente, non costituivano un ostacolo all'approvazione del Rendiconto 2023. La conferma di ciò era arrivata anche dal Segretario comunale, che aveva dichiarato che "il Rendiconto può essere approvato anche prima dei debiti fuori bilancio".

La smentita del Commissario ad Acta, resa pubblica per correggere la narrazione dei fatti, ha ulteriormente aggravato il clima politico nel Consiglio Comunale di Favignana. Il gruppo consiliare "Vivere le Egadi" ha fortemente criticato la gestione della presidente Serra, definendola "inadeguata e fuori dalle regole".

Il Gruppo ha denunciato come già in passato la Presidente Serra abbia condotto i lavori del Consiglio in maniera discutibile, citando episodi come la tentata decadenza della consigliera Giuseppina Salerno, la mozione di sfiducia contro il sindaco Francesco Forgione e la bocciatura della delibera TARI. Tali eventi, secondo "Vivere le Egadi", hanno contribuito al degrado del dibattito politico nelle isole Egadi, minando la credibilità delle istituzioni.

Di fronte a questa situazione, il gruppo consiliare ha richiesto alla Presidente Serra di fare un passo indietro per ristabilire la legalità e la credibilità del Consiglio comunale. "È necessario intervenire a tutti i livelli per ripristinare condizioni minime di legalità e di agibilità democratica ed evitare che l'ondata di odio politico travolga tutti e trascini la credibilità delle istituzioni", si legge nella nota del gruppo "Vivere le Egadi".