Erice, la TARI è troppo alta: il consigliere dell'agro ericino Gianfranco Palermo si intesta la battaglia

Erice, la TARI è troppo alta: il consigliere dell'agro ericino Gianfranco Palermo si intesta la battaglia

La polemica corre dalla collina al monte e porta il nome e cognome di Gianfranco Palermo, consigliere comunale di Valderice con esercizio commerciale ad Erice, proprio in vetta.
Il consigliere dell'agro ericino (così, ormai, da tempo ama definirsi - forse in vista di una candidatura non più solo nella sua Valderice dove ha ottenuto oltre mille consensi?) si schiera in netto contrasto con l'Amministrazione Comunale di Erice che, nelle settimane scorse, ha inviato la cartella dell'acconto TARI del 2020 a tutte le attività commerciali. 
"Tutte le attività sono rimaste chiuse per imposizione da parte dello Stato, vista la situazione pandemica COVID-19 - afferma l'imprenditore - L'anno scorso le attività, specialmente nel centro storico "il borgo più bello d'Italia" sono rimaste aperte per circa 3 mesi, e il Comune ora invia la spazzatura per l'intero anno.
Le attività vogliono pagare, perché pagare e un dovere, ma pagare il giusto" - dice Palermo.
Ma, conscio dell'obbligatorietà dell'invio delle bollette TARI, il consigliere Palermo estende il tiro anche alla Regione e al Governo nazionale: "Se il costo del servizio di raccolta dei rifiuti deve essere coperto al 100% dai cobtribuenti, che ciò avvenga in modo equo e giusto, in base al reale servizio reso rapportato ai reali periodi di apertura degli esercizi commerciali in cui il servizio è stato fruito.
La Regione fino ad oggi continua a fare promesse elettorali senza mettere in campo le dovute azioni. Ed anche lo Stato si deve vergognare. Doveva già da tempo prevedere ulteriori fondi per ristorare i Comuni delle mancate entrate tributarie dovute a sgravi, riduzioni delle tariffe ai cittadini".