Piero Spina, la pizza di riflessione e la scelta di Ricevuto di non partecipare
Qualcosa, molto probabilmente, si deve essere rotta proprio a ridosso della giornata di voto
- Politica
- Erice
- Nicola Baldarotta
- 2 anni fa 22 giu 2022 Tot.1104
Una cena per tutti quelli che si sono impegnati ma non sono riusciti a centrare il traguardo. Del resto nemmeno il loro candidato Sindacocel’ha fatta, pur se ottenendo un prestigioso secondo posto che lascia presagire un cammino ancora tutto da percorrere. Sia per lui che per il fermento politico che si è creato attorno alla sua candidatura. Stiamo parlando di Piero Spina che, lunedì sera, ha voluto condividere una “pizza di rilfesisone” con i candidati delle sue liste. Un momento utile, anche, per analizzare a mente serena il voto elettorale ed anche per capire come rinsaldare alcuni rapporti politici che, evidentemente, si sono deteriorati a ridosso del giorno del voto.
E’ il caso del referente di “Noi con l’Italia”, Bartolo Ricevuto, che ha declinato l’invito alla “pizza di riflessione” (e con lui qualche altro). Ricevuto, in rappresentanza della formazione politica che fa riferimento a Saverio Romano a livello regionale e alla ex senatrice Maria Pia Castiglione a livello locale, è stato uno dei sostenitori convinti della candidatura di Piero Spina a Sindaco per Erice. Ma qualcosa, molto probabilmente, si deve essere rotta proprio a ridosso della giornata di voto. Gli ultimi giorni, infatti, Ricevuto ed altri candidati pare abbiano deciso di non farsi vedere dalle parti del comitato elettorale di via Cosenza.
Ad ogni modo, lo storico democristiano ci fa sapere che “Sono stato invitato al comitato Piero Spina per una analisi voto, ma mi rifiuto partecipare in quanto non intendo ipotecare scelte alle regionali imposte da leader che non riesco ad individuare. Una coalizione dovrebbe essere composta da partiti del centrodestra unitamente ad area moderata ,con disegno di rilancio della buona politica. Al momento, mi appare tutto un disegno di personalismi rampanti”.
Nicola Baldarotta
Inizia a calpestare gli studi televisi e le redazioni dei giornali nell'oramai lontano 1991. Più che un giornalista d'assalto lui ama definirsi un "giornalista col buon senso". Anche estetico.