Sicilia, una legge contro gli animali: esplode la protesta delle associazioni

Sicilia, una legge contro gli animali: esplode la protesta delle associazioni

Un attacco senza precedenti al benessere animale e alla lotta al randagismo sta per consumarsi in Sicilia. La VI Commissione regionale ha presentato un disegno di legge che, se approvato, rischia di cancellare anni di progressi nella tutela degli animali e nella prevenzione del randagismo. Un vero e proprio passo indietro di vent’anni che ha scatenato l’indignazione delle associazioni animaliste, pronte a dare battaglia per fermare quella che definiscono una normativa scellerata.

Il testo in discussione che prevede modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 8 agosto 2022, n. 15 “Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo” smantella alcuni strumenti fondamentali per la protezione degli animali e per la gestione delle emergenze legate all’abbandono. Tra le misure più contestate, l’eliminazione della sterilizzazione dei gatti liberi, destinata a provocare un’esplosione incontrollata del randagismo felino. Inoltre, la nuova legge esclude le associazioni animaliste dalla gestione dei canili e nega la possibilità di affidare un animale al cittadino che lo ha segnalato e sarebbe disposto a prendersene cura a proprie spese. Un’altra norma assurda riguarda il divieto di reimmissione dei cani sul territorio dopo la sterilizzazione, un meccanismo che finora ha permesso di gestire il fenomeno senza sovraccaricare le strutture di accoglienza.

OIPA e altre organizzazioni animaliste sono insorte, denunciando il pericolo che questa legge comporterebbe non solo per gli animali, ma anche per le casse pubbliche. “Siamo di fronte a un provvedimento che favorisce il randagismo invece di contrastarlo”, ha dichiarato Ornella Speciale, Responsabile OIPA Italia per i rapporti con le istituzioni della Regione Siciliana. “Chiediamo un immediato ripensamento. Non staremo a guardare mentre si distrugge il lavoro di anni”.

A contestare il disegno di legge non sono solo le associazioni, ma anche diversi esponenti dell’opposizione. Il deputato regionale Ismaele La Vardera, presidente dell’intergruppo a tutela degli animali, ha annunciato sui social di aver depositato decine di emendamenti per fermare quello che definisce “uno scempio”. “Hanno scritto una legge senza nemmeno consultare chi ogni giorno si occupa degli animali”, ha denunciato.

Intanto stamattina sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge che approderà in aula già a partire da domani pomeriggio. Una vera e propria valanga di modifiche e correzioni che rischiano di mettere in crisi il già delicato equilibrio del governo di centrodestra in Regione. E c’è già chi si dice pronto via social a fare le barricate per impedire che questa legge venga approvata. In queste ore il Governo vuole portare in Parlamento una legge che incredibilmente favorisce il randagismo.

Se questo disegno di legge dovesse passare, la Sicilia si ritroverebbe con un sistema di gestione del randagismo inefficace, costoso e profondamente ingiusto. Un fallimento annunciato che avrebbe conseguenze drammatiche non solo per gli animali, ma per l’intera comunità.