Aeroporto di Birgi, il Governo Nazionale impugna i soldi della ricapitalizzazione

Aeroporto di Birgi, il Governo Nazionale impugna i soldi della ricapitalizzazione

Alcuni deputati regionali lo avevano lanciato come un allarme e, almeno stando al provvedimento del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, forse non avevano tutti i torti. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Siciliana n. 1 del 16/01/2024, “Legge di stabilità regionale 2024-2026”, in  quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, violano gli articoli 97, primo e secondo comma, e 117, terzo comma, della Costituzione. Mentre il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare la legge della Regione Siciliana n. 2 del 16/01/2024, recante “Bilancio di previsione della Regione Siciliana per il triennio 2024-2026”. Tiene quindi il bilancio, sul quale il Governo nazionale non ha avanzato profili di incostituzionalità, ma vengono impugnate tre norme della Finanziaria siciliana e circa trenta articoli del cosiddetto “collegato”, in cui erano confluiti gli emendamenti dei parlamentari di Maggioranza e Opposizione.

Il rischio di vanificare gli sforzi fatti per il rilancio dell’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi è tangibile e questo poiché il Governo ha impugnato anche i 4,2 milioni di euro per la ricapitalizzazione di Airgest, la società che gestisce lo scalo di Trapani-Birgi. Cosa succederà, pertanto, qualora venisse confermato questo provvedimento? La questione si inserisce, quasi come una profezia, sul dibattito che si è acceso in questi giorni circa la necessità di aprire l’aeroporto all’intervento dei privati. Dibattito avviato dall’imprenditore Valerio Antonini che ha sottolineato come l’aeroporto non possa ancora funzionare solo e grazie ai soldi investiti da Mamma Regione in Airgest.

Un’altra delle leggi impugnate è quella che avrebbe aumentato il carico lavorativo dei forestali da 78 a 101 giornate lavorative annue. Un’altra riguarda il Cefpas (Centro per la Formazione Permanente e l’Aggiornamento del personale del Servizio Sanitario della Regione Siciliana) che da centro di formazione ospedaliera si voleva trasformare in un ente sanitario. Riguardo al “Collegato”, il Consiglio dei Mini­stri ha criticato che non ri­sulta corredato da relazione tecnica necessaria per la verifica della co­pertura finanziaria. L’impugnativa rileva anche errori di scrittura quali: istituita, mentre avrebbe dovuto essere: costituita, la Fondazione del Belice con un finanziamento di circa 500mila euro per la promozione del Cretto di Burri. Impugnata anche la legge che stanziava annualmente 10 milioni di euro per un singolo bonus di non più di 18mila euro ai medici che avessero prestato servizio nelle strutture con gravi carenze di organico. Altrettanto impugnata la norma che dava tre milioni di euro all’Oasi di Traina. Impugnata anche la legge che consentiva gli scatti di carriera per i familiari di vittime di mafia.

Il presidente Schifani ha dichiarato che la Regione difenderà la Finanziaria ed il Collegato: Inizia adesso un momento di confronto con lo Stato e Palazzo d’Orleans proverà a spiegare che solo così si eviterà lo svuotamento dei piccoli ospedali, già in corso per la verità. Per d i più la misura è finanziata dal bilancio regionale. Nel frattempo, con una nota recapitata ieri a Palazzo d’Orleans, il Consiglio dei Ministri ha preavvisato che impugnerà altri trenta articoli sui 141 che compongono il “collegato”.

Aggiornamento delle ore 13.30:

Una nota della Presidenza della Regione Sicilia fa chiarezza su quanto avvenuto e precisa che "La legge di stabilità regionale ha retto nel suo impianto complessivo. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha impugnato esclusivamente due norme: l'articolo 8, relativo agli incentivi economici al personale regionale, e l'articolo 25, che fa riferimento alla trasformazione del Cefpas in ente del sistema sanitario regionale. Non è in discussione, invece, l'articolo sull'aumento delle giornate di lavoro agli operai forestali. Grazie all'impegno del presidente della Regione Renato Schifani, la norma è stata riformulata e trasmessa agli uffici del ministero. In sostanza, è stato chiarito che non è prevista alcuna nuova assunzione, ma si tratta piuttosto di un incremento delle giornate di lavoro per una parte degli operai forestali già interni al bacino, in modo da potenziare le attività di contrasto agli incendi. A differenza di quanto erroneamente scritto da alcuni organi di stampa, Palazzo Chigi non ha avanzato alcuna contestazione alla legge di bilancio. Per quanto riguarda il collegato alla finanziaria regionale, approvato dall'Ars, non c'è alcuna impugnativa da parte del Mef, con il quale c'è sempre stata una proficua attività di confronto istituzionale. Alcune norme contenute al suo interno sono al momento oggetto di approfondimento ed è in corso un confronto tra gli uffici regionali e quelli di Roma".