Màkari: quattro chiacchere con Ivan Ferrandes, location manager della fiction

Màkari: quattro chiacchere con Ivan Ferrandes, location manager della fiction

Tornano domani sera in tv le avventure del giornalista-investigatore Saverio Lamanna e dell'amico Peppe Piccionello. La fiction Màkari in questo momento ha incassato il parere positivo del pubblico. La prima puntata ha registrato il 28 per cento di share, la seconda il 26. A far da sfondo alle storie, nate dalla penna di Gaetano Savatteri, i meravigliosi paesaggi della provincia di Trapani. In attesa di vedere cosa riserverà il terzo episodio intitolato "E' solo un gioco", con Ivan Ferrandes, location manager e presidente della Trapani Film Commission siamo entrati nel backstage ripercorrendo alcune delle fasi della realizzazione della fortunata seire prodotta dalla Palomar.

"Intanto è doveroso dire che non ci apettavamo tutto questo successo. Sono ovviamente soddisfatto  - dice Ferrandes - così come lo sono la Palomar e la Rai Fiction". Un progetto che ha preso forma nel 2019, poi stoppato dalla pandemia. "Abbiamo vissuto un periodo di enorme incertezza  - spiega il presidente di Trapani Film Commission - non sapevamo cosa sarebbe accaduto. Le riprese in realtà doveva prendere il via a marzo, poi è arrivato il lockdown. L'ok è arrivato a luglio ed abbiamo iniziato a girare ad agosto. Sono stati giorni difficili, trascorsi tra paure e incertezze, oltre alle parecchie difficoltà. Abbiamo dovuto girare episodio per episodio e questo ha significato uno spostamento continuo di tutta la troupe. Insomma non è stato facile, ma il successo di oggi sicuramente ripaga".

Ovviamente in questi giorni non sono mancate le critiche da parte del pubblico che si è diviso. La più gettonata è stata sicuramente l'enorme polemica nata dopo la messa in onda della seconda puntata dove il centro storico di Trapani è diventato un'anonima via di Palermo. "Lascerei da parte le polemiche sterili - sottolinea Ferrandes - ho già spiegato le difficoltà nello spostare un'intera troupe in piena pandemia solo per girare due scene. Io sono convinto che chi si innamora dei luoghi, ammirandoli attraverso la serie tv, farà un minimo di ricerca. Màkari è un vero spot per l'intera provincia di Trapani, io mi soffermerei più su questo. I feedback positivi che stiamo ricevendo in questo momento non possono far escludere che magari ci sarà un seguito, ma abbiamo bisogno dell'appoggio di tutto il territorio".

C'è anche chi ha azzardato un confronto con "Il commissario Montalbano". "Sono due cose completamente diverse - spiega Ferrandes - due prodotti leggeri, adatti ad una fascia di pubblico variegata ma differenti tra di loro. L'unico filo conduttore potrebbe essere la promozione dei territori. Non dimentichiamo che la serie tratta dai romanzi di Camilleri ha fatto la fortuna dei luoghi dove è stata girata, contribuendo anche a non far chiudere l'aeroporto di Comiso". I numeri della fiction parlano da soli in termini di ricaduta economica per il territorio. L'intero progetto è costato 5 milioni di euro di cui 900 mila spesi in provincia tra comparse, ristoranti, strutture ricettive, maestranze e fornitori. "E' una strada che dobbiamo continuare a percorrere - aggiunge il presidente di Trapani Film Commission -  Un grazie va sicuramente alle amministrazioni che ci hanno accolti a braccia aperte".

Adesso non rimane che aspettare l'episodio di domani sera. "Sarà sicuramente più avvincente dei primi due - anticipa Ferrandes - e, se vogliamo essere un po' campanilisti, protagonista sarà il campo Sorrentino, che in questi giorni non è stato risparmiato dalle polemiche". Spoiler Alert: al tempo delle riprese aveva ancora i colori granata.

Il lavoro per Ivan Ferrandes non è però concluso. In questi giorni è infatti impegnato a Mazara del Vallo dove hanno preso il via le riprese del film tv "Una sola madre", co-prodotto da Rai Fiction e 11 Marzo Film, tratto da una storia vera. La regia è di Andrea Porporati. Nel cast figurano Anita Caprioli, Donatella Finocchiaro, Claudio Castrogiovanni e Francesco Foti.