Erice, spianò il terreno senza autorizzazioni: a giudizio l'imprenditore Agliano

Fu lui a far partire le indagini per il cosiddetto "caso parcheggi" ad Erice. Ora dovrà rispondere di abusi edilizi e danneggiamento di sito sottoposto a vincoli

Erice, spianò il terreno senza autorizzazioni: a giudizio l'imprenditore Agliano

E' in un certo senso una costola dell'indagine sul cosiddetto "caso parcheggi ad Erice" anche se, ad onor del vero, si tratta di altra vicenda pur se relativa ad un 'area da adibire a parcheggio in zona Casa Santa in territorio ericino.

Stavolta, però, con l'accusa di abusi edilizi e abusi paesaggistici, a comparire davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Trapani, il prossimo 15 dicembre, sarà l'imprenditore Riccardo Agliano titolare della impresa edile "Barbarossa Service srl".

Agliano, si ricorderà, è l'imprenditore che con le sue denunce fece partire l'indagine che portò al "caso parcheggi di Erice" e che coinvolse la sindaca Daniela Toscano Pecorella, il consigliere comunale di Trapani, nonchè fratello della sindaca, Massimo Toscano Pecorella. Oggi, quella vicenda è di fatto chiusa con l'archiviazione del caso richiesta dal PM Belvisi ma gli strascichi no. Il marito della sindaca e lo stesso imprenditore Agliano, infatti, sono protagonisti di un'altra vicenda sfociata nelle aule giudiziarie per questioni di stalking (Agliano e la moglie sarebbero le vittime).

L'imprenditore trapanese, tornando ai fatti odierni, dovrà rispondere dei reati a lui contestati in merito ad alcuni lavori che, nella qualità di amministratore della ditta "Barbarossa service srl" fece realizzare lavori di spianamento e livellamento nell'area di proprietà di terzi affittata dalla ditta per realizzarvi un parcheggio. I permessi per realizzare quei lavori, questa una delle accuse, non c'erano e, inoltre, quella era un'area sottoposta a vincolo paesaggistico e necessitava di parere della Soprintendenza. 

Quei lavori senza autorizzazione, in pratica, avrebbero danneggiato o deteriorato la folta vegetazione presente nell'area compremettendo lo stato di conservazione di un habitat all'interno di un sito protetto.

L'indagine si sviluppò a seguito delle verifiche disposte sui luoghi dagli uffici comunali di Erice che, per l'appunto, contestarono i lavori ad Agliano.