La reputazione di Giacomo Tranchida venne offesa: condanna per l'onorevole Nino Oddo

I fatti risalgono al 2017

La reputazione di Giacomo Tranchida venne offesa: condanna per l'onorevole Nino Oddo

L'ennesima contrapposizione giudiziaria fra l'attuale sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e l'attuale segretario regionale dei socialisti, onorevole Nino Oddo, è finita con la condanna di quest'ultimo al pagamento di un risarcimento nei confronti del primo.

Nino Oddo, infatti, dovrà pagare 1000 euro di multa (oltre alle spese processuali), più circa 5000 euro di risarcimento danni a Giacomo Tranchida, per averne offeso la reputazione attraverso alcuni post e commenti su Facebook. 

I fatti si riferiscono al 20 maggio del 2017: Nino Oddo, intervenendo con un commento sul profilo personale del giornalista Gianfranco Criscenti che aveva appena scritto "c'è chi teme una bomba giudiziaria sul voto di Erice. La preoccupazione appare fondata: chi ha messo in giro la voce dimostra di conoscere fatti, persone e circostanze nei dettagli", ha commentato con un messaggio che, da Tranchida, è stato ritenuto lesivo della sua reputazione. Così, infatti, scrisse l'ex deputato regionale: "impossibile, il mio amico Giacomino è in una botte di ferro. E' socio onorario dell'associazione antimafiosi professionisti di facciata, cito lui perchè ha gestito in solitudine il 100% del potere ad Erice negli ultimi 10 anni".

Per questa frase, il giudice monocratico dottoressa Chiara Badalucco lo ha condannato a risarcire Giacomo Tranchida il quale fa sapere che donerà la somma in beneficenza e così commenta quanto avvenuto: "Il tempo è galantuomo, sempre. Donerò, come peraltro già accaduto in altre occasioni dove ho ricevuto (o maturato titolo) dei risarcimenti a seguito di atti diffamatori, quanto liquidato dal Tribunale alle Associazioni animaliste o a quelle del terzo settore trapanese. In questo caso, delegherò il Comune di Trapani per cofinanziare un’opera di valenza socio-culturale che ci richiama al valore autentico della trapanesita’ figlia del mare. Intendo anche in questo modo cofinanziare un’opera subacquea da dedicare al “bimbo mai  nato” in omaggio a tutte le donne e mamme vittime del mare, comprese migranti. Il Mediterraneo non è solo museo liquido custode di reperti e storia millenaria ma anche di vite strappate alla speranza ed al futuro. Tanto in memoria quanto a monito".

La lunga disfida fra i due, però, non è ancora terminata. C'è un altro processo in corso, sempre per presunta diffamazione operata da Oddo nei confronti di Tranchida. La vicenda ruota attorno ad un presunto accordo durante le Amministrative del 2007, tra l'allora candidato a sindaco di Erice e Cettina Montalto, poi divenuta consigliere comunale.