Carenze igienico-sanitarie al Pietro Cerulli, la Uilpa chiede un intervento immediato
Servizi igienici guasti, carenze strutturali, assenza di condizionatori. Questa la situazione all'interno delle carceri Pietro Cerulli di Trapani, secondo la Uilpa penitenziari che lancia l'allarme e chiede un intervento immediato. "La situazione - si legge in una nota del sindacato - è a dir poco mortificante per il personale di Polizia che opera nei reparti detentivi, anche in considerazione del periodo di grave emergenza sanitaria a causa del covid-19. E' scandaloso - si legge ancora - a fronte di protocolli sanitari diramati dall'Assessorato Regionale alla salute,(recepiti nelle sedi decentrate) assistere alla totale assenza nell'applicazione degli stessi. Ci riferiamo alla fatiscenza dei reparti detentivi rappresentata da una moltitudine di segnalazioni, rafforzate da relazioni di servizio dei lavoratori, che operano nelle trincee carcerarie in condizioni “disumane”. Ad oggi, le segnalazioni della sigla scrivente, per quanto riguarda la richiesta di installazione di condizionatori nei posti di servizio attinenti la sicurezza, ha partorito solo l'acquisto di “miseri” ventilatori che non hanno per niente migliorato la preoccupante situazione segnalata in ordine
alle insopportabili temperature raggiunte nei posti di servizio, che certamente mettono a rischio la salute dei lavoratori. Inoltre - denuncia il sindacato - risultano quasi completamente inagibili tutti i servizi igienici di pertinenza del personale di Polizia Penitenziaria nei reparti detentivi, costringendo i lavoratori ad usare arnesi rudimentali, tra cui bidoni modificati (recipienti artigianali per poter evacuare dal WC i propri bisogni fisiologici.) Questa condizione, considerato che nelle ormai “latrine” dei lavoratori non vi è il necessario ricambio di aria esterna (rep.Adriatico), causa l'esalazione di odori irrespirabili, che minano ancora una volta gli standard di igiene nei luoghi di lavoro. Per di più, il mobilio (al reparto mediterraneo si usano sedie e scrivanie della aule di scuola dei detenuti) risulta completamente logoro, e molte sedie hanno le spalliere che vengono sorrette da sacchi di spazzatura rilegati tra di loro. Il reparto Adriatico, (addirittura di nuova costruzione) oramai è da ristrutturare, infatti oltre l'impianto idrico, di refrigerazione e di automatizzazione, anche il pavimento sta dando importanti segni cedimento, con ovvi rischi per l'incolumità degli operatori". Per questi motivi la UILPA Polizia Penitenziaria "considera che:l'acquisto di modici ventilatori al posto di condizionatori d'aria non può regolare il microclima negli ambienti di lavoro, quindi contribuire al ricambio dell'aria;la carenza di igiene e i guasti nei gabinetti non consente la pulizia degli ambienti di lavoro e sono totalmente assenti le principali dotazioni per l'igiene personale è cioè: disinfettante gel, sapone, carta igienica, carta asciugamani. Tutto quanto segnalato viola clamorosamente non solo qualsiasi protocollo sanitario in tema di Prevenzione e contenimento del rischio da contagio da covid-19 nei luoghi di lavoro e nei servizi degli Istituti penitenziari con riguardo a misure organizzative da adottarsi a tutela del personale ivi in servizio, ma anche il decreto legge in materia di Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di Lavoro".