Assistenti per gli alunni disabili, Sgb: 'Ritorneremo nelle piazze'

Il sindacato pronto a ricominciare la protesta: "Lottiamo per ripristinati diritti e servizi"

Assistenti per gli alunni disabili, Sgb: 'Ritorneremo nelle piazze'

E’ pronto a scendere in piazza ancora una volta, come ha già fatto decine di volte lo scorso anno il Sindacato generale di base per difendere i diritti degli alunni disabili della provincia di Trapani e di chi un tempo, gli assistenti igienico-personali, se ne prendeva cura.

C'erano una volta a Trapani gli assistenti igienico-personale che si prendevano cura degli alunni disabili – scrive in una nota Giovanni Oliva del Sindacato generale di base -. Se fosse una favola, inizierebbe così. Invece, è l'amara realtà di cui devono fare conto i bambini portatori di handicap. Il nuovo anno didattico per loro inizia come era finito, all'insegna dei disagi perchè a scuola non c'è più chi si prende cura di loro”.

E pensare – continua Oliva - che questo servizio veniva considerato come il fiore all'occhiello della Regione siciliana. Per decenni l’Isola dotata di un sistema normativo efficiente aveva assicurato alle famiglie degli studenti disabili una vita con meno patemi d’animo”. Poi arriva il parere del CGA, richiesto proprio dell’assessorato regionale al lavoro, che assegna la competenza del servizio di assistenza è dello Stato, e non più dei Comuni.

Mentre la maggior parte dei sindaci isolani – spiega Oliva - continuano ad assicurare questo fondamentale servizio, il nostro primo cittadino, Giacomo Tranchida, invece, trincerandosi dietro al parere del CGA decide di spazzare via il servizio gestito da una cooperativa, e i nostri ragazzi con disabilità gravi e gravissima si ritrovano, pertanto, senza assistenza specializzata e senza quelle figure con le quali nel corso degli anni si era creata una speciale empatia”. Disagi anche per i genitori alcuni dei quali affidano i loro figli nelle mani dei volenterosi ma non qualificati collaboratori scolastici. Altri invece, preferiscono lasciarli a casa.

Viviamo – conclude Oliva - il dramma nel dramma, frutto di una diatriba fra Regione è Stato, che vede da un lato le assistenti specializzate con ventennale esperienza usate e gettate via, dall’altro lato i loro amati ragazzi senza una adeguata e specializzata assistenza. Vogliamo che vengano ripristinati diritti e servizi”.