Covid, morto l’artista alcamese Turi Simeti

Covid, morto l’artista alcamese Turi Simeti

Era ricoverato a Milano, a causa di complicazioni connesse al Covid-19, e in ospedale si è spento questa mattina il pittore e scultore Turi Simeti, tra i grandi esponenti dell’arte contemporanea. Avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 5 agosto.

Era nato ad Alcamo nel 1929, Turi Simeti, e dopo gli studi di Legge a Palermo, si era stabilito nel 1958 a Roma, dove aveva scoperto l’amore per l’arte ed era entrato in contatto con i primi artisti, a partire da Alberto Burri.

Durante la permanenza nella capitale, nacque l’ovale, la forma stilistica che lo contraddistingue, rigorosamente monocromatica. Poi il trasferimento a Milano, dove nel 1965 fu tra i protagonisti dell’esposizione mitologica Zero Avantgarde, insieme ad artisti del calibro di Piero Manzoni, Hans Haacke, Dadamaino, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani; preludio per Simeti di oltre cinquant’anni di arte con quasi duemila opere, perché da allora aveva esposto, vissuto e viaggiato in tutto il mondo, soprattutto a New York dove ha speso lunghi periodi.

Ma è sempre rimasto legato alla Sicilia, e negli anni Ottanta aderì all’iniziativa lanciata da Ludovico Corrao per la Gibellina del post-terremoto, regalando alla città l’opera Impronta, nell’ambito del progetto che comprende anche il Grande Cretto del maestro Burri. 

Milano è rimasta la sua città di residenza fino alla fine, ma Turi Simeti era rimasto particolarmente legato alla sua città natale: due anni fa aveva regalato ad Alcamo l’istallazione della sua scultura in marmo “Un ovale marmo perlato su panorama” sul Belvedere alcamese.