Covid, morto l’artista alcamese Turi Simeti
- Cronaca
- Alcamo
- Francesco Greco
- 3 anni fa 16 mar 2021 Tot.716
Era ricoverato a Milano, a causa di complicazioni connesse al Covid-19, e in ospedale si è spento questa mattina il pittore e scultore Turi Simeti, tra i grandi esponenti dell’arte contemporanea. Avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 5 agosto.
Era nato ad Alcamo nel 1929, Turi Simeti, e dopo gli studi di Legge a Palermo, si era stabilito nel 1958 a Roma, dove aveva scoperto l’amore per l’arte ed era entrato in contatto con i primi artisti, a partire da Alberto Burri.
Durante la permanenza nella capitale, nacque l’ovale, la forma stilistica che lo contraddistingue, rigorosamente monocromatica. Poi il trasferimento a Milano, dove nel 1965 fu tra i protagonisti dell’esposizione mitologica Zero Avantgarde, insieme ad artisti del calibro di Piero Manzoni, Hans Haacke, Dadamaino, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani; preludio per Simeti di oltre cinquant’anni di arte con quasi duemila opere, perché da allora aveva esposto, vissuto e viaggiato in tutto il mondo, soprattutto a New York dove ha speso lunghi periodi.
Ma è sempre rimasto legato alla Sicilia, e negli anni Ottanta aderì all’iniziativa lanciata da Ludovico Corrao per la Gibellina del post-terremoto, regalando alla città l’opera Impronta, nell’ambito del progetto che comprende anche il Grande Cretto del maestro Burri.
Milano è rimasta la sua città di residenza fino alla fine, ma Turi Simeti era rimasto particolarmente legato alla sua città natale: due anni fa aveva regalato ad Alcamo l’istallazione della sua scultura in marmo “Un ovale marmo perlato su panorama” sul Belvedere alcamese.
Francesco Greco
Dal 1992 ad oggi, ha lavorato per diverse emittenti televisive, agenzie di stampa, giornali e siti web, scrivendo soprattutto di cronaca nera, giudiziaria e amministrativa. Giornalista molto attento ai dettagli.