Pasqualino Monti: 'Diamo un porto degno alla città di Trapani'

Dall'escavazione dei fondali ai fanghi, passando per la Procura della Repubblica. La vision del Presidente

Pasqualino Monti: 'Diamo un porto degno alla città di Trapani'

Da quattro anni alla guida dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti ha radicalmente rivoluzionato il volto del porto di Trapani. Quattro anni di lavori, di appalti, riqualificazioni e ristrutturazioni che avranno il loro pieno e ufficiale riconoscimento venerdì prossimo 10 dicembre, data in cui verrà inaugurata la nuova stazione marittima trapanese.

Avremo molti ospiti a livello nazionale, dall’ex ministro delle Finanze Giovanni Tria al professore Giulio Sapelli, passando per le rappresentanze degli armatoriali italiani e i vertici di Costa e Msc crociere. Abbiamo anche invitato i ministri Giovannini e Caravaglia, mentre i giornalisti Luca Telese e Nicola Porro si occuperanno di moderare il confronto che avvieremo con i nostri illustri ospiti sulle potenzialità, a livello nazionale e internazionale, dello scalo trapanese nel presente ma anche nel prossimo futuro. Mi rammarico per l’assenza del governatore Musumeci al quale avremmo voluto affidare il taglio del nastro della nuova struttura, ma in quella stessa giornata sarà impegnato all’università di Enna dove è prevista la visita del Presidente della Repubblica per l’inaugurazione del nuovo anno accademico”.

Classe ’74 e un curriculum da far girare la testa, il presidente Monti è un fiume in piena mentre, in poco meno di mezz’ora di chiacchierata telefonica snocciola, punto dopo punto, tutti gli interventi programmati, in itinere o già realizzati che stanno cambiando il water front della cittadina trapanese.

Dal 2018, da quando cioè l’Autorità di sistema portuale è diventata pienamente operativa, abbiamo proceduto alla costruzione del terminal per gli aliscafi, riqualificato tutto il lungomare, attivato la concessione per il cantiere nautico sull’Isolella e intrapreso tutti i lavori di riqualificazione e di ristrutturazione per la parte commerciale del porto. Abbiamo inoltre impostato la progettazione definitiva ed esecutiva del dragaggio dei fondali, manca solo l’autorizzazione regionale e poi potremo procedere. Infine, abbiamo ricostruito ma è come se l’avessimo costruita ex novo, la stazione marittima per le crociere. Nel frattempo abbiamo dialogato con il mercato e con i suoi attori per capire se e come i nostri progetti e le nostre idee potevano risultare utili e congeniali alle loro esigenze. Abbiamo cioè speso i nostri soldi non per infrastrutture fine a se stesse ma finalizzate allo sviluppo e al potenziamento del porto stesso. Così ad esempio per la nuova stazione marittima, una parte della quale verrà data in gestione a Costa e a Msc che amministreranno contemporaneamente e in esclusiva, l’approdo per navi da crociera. Il dialogo può arrivare anche attraverso infrastrutture portuali ma dobbiamo consentire alle navi di entrare in porto. Da qui l’esigenza non più prorogabile di effettuare le operazioni di dragaggio dei fondali”.

E sull’atto di diffida presentato da alcune associzioni, contro l’ipotesi di sversamento in mare dei fanghi contaminati ed inquinanti del porto di Trapani lungo la costa tra San Vito lo Capo e Custonaci, Pasqualino Monti spiega, ribadisce e s’indigna. E ci racconta della sua prima volta alla Procura della Repubblica.

Sono abbastanza turbato per questa questione. Il dragaggio di un porto è un’opera di bonifica ambientale. Il materiale prelevato dai fondali viene caratterizzato, cioè analizzato da laboratori specializzati e selezionato. Il sedimento che è totalmente inquinato, il così detto fango, viene sì scavato dal fondo del mare ma per essere trasferito in discarica: va a rifiuto, è immondizia! Non viene sversato altrove. In un bacino portuale così grande poi ci sono anche dei sedimenti caratterizzati con classifica A e B che sono sabbie pulite. Sono queste e solo queste che dopo essere state ulteriormente lavate vengono riutilizzate per ricompensare l’ambiente marino, così come la legge prevede. Si chiamano ripascimenti e servono ad arginare il fenomeno dell’erosione delle coste. La falsità all’interno della lettera delle associazioni è di aver dichiarato che noi sversiamo i fanghi di fronte a San Vito Lo Capo e a Custonaci. Una cosa di una gravità assoluta per la quale io, per la prima volta nella mia vita, sono stato costretto a rivolgermi alla Procura della Repubblica per diffamazione aggravata. Capisce bene che il messaggio che passa è di natura quasi terroristica. E siccome queste associazioni fanno riferimento all’ultima enciclica del Papa ‘Laudato si’ per la custodia del Creato vorrei sottolineare che noi stiamo seguendo pedissequamente le linee guida di quell’enciclica visto che stiamo realizzando un’opera di bonifica ambientale. Che poi consente al porto di avere traffico di navi nessuno lo vuole nascondere ma penso e spero sia un fattore positivo visto che in un ambito pulito si crea economia reale per dare occupazione. Mi sembra assurda una polemica del genere, sterile e fine a se stessa. Nel pomeriggio di oggi (giovedì ndr) avrò qui in ufficio l’indignato speciale del Tg5 al quale racconterò le stesse cose che ho raccontato anche a lei. Il problema però è che mandiamo un messaggio al mercato totalmente folle e controproducente”.

Infine i collegamenti Ro-Ro con i traghetti.

Nella nostra opera di riqualificazione abbiamo avuto contezza per tutte le differenti tipologie di traffico, non solo quello delle crociere. Stiamo cercando di riportare Trapani all’interno di quel percorso virtuoso che è fatto di scali di rilevanza nazionale, inseriti nella rete Core transeuropea. Considerando anche la posizione geograficamente privilegiata di cui gode nei confronti del Nord Africa. Sono convinto che si tornerà a parlare a breve anche di collegamenti Ro-Ro con i traghetti con luoghi nei quali è possibile sviluppare traffico. Però le navi nei nostri porti dobbiamo farle entrare. Oggi i traghetti viaggiano su una media di 220-230 metri a nave e hanno bisogno di fondali un po’ più alti rispetto a quelli attuali. Per cui approfittiamo tra virgolette di questa opera di bonifica ambientale per avere un fondale adeguato rispetto alle esigenze di un porto.