Mancata assistenza agli alunni disabili: la querelle continua
Sindacati in piazza a protestare per l'inattività del Comune. Mentre il Sindaco scrive ad Asp, Prefetto e Regione
Ancora una manifestazione, stamane, di operatori delle cooperative che assicuravano la assistenza scolastica igienico personale agli alunni con disabilità gravi e gravissime delle scuole elementari e medie, e genitori dei ragazzi. La richiesta è la medesima delle precedenti iniziative di protesa del febbraio, del marzo e dell'aprile scorsi: che il comune affidi il servizio alle cooperative che lo hanno gestito negli ultimi vent'anni. Ma per il comune di Trapani, e per molti altri in Sicilia, la questione appare definita e acclarata: il compito è dello Stato, quindi delle istituzioni scolastiche per tramite dell'ufficio scolastico provinciale e dei singoli dirigenti scolastici.
Infatti secondo una sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa le funzioni per anni espletate da personale specializzato di cooperative private devono essere assolte dagli assistenti scolastici, dopo un corso di formazione di una quarantina di ore, per effetto di una sentenza che attribuisce tali compiti dello Stato, e non invece agli enti locali come è stato fino allo scorso anno.
Per questa ragione il comune di Trapani non può e non intende reiterare l’incarico alle cooperative sociali e, quindi agli assistenti che hanno operato fino al 28 febbraio scorso. Il comune non intende correre il rischio di provocare un danno erariale che un giorno potrebbero essere chiamato a risarcire. Il sindacato SGB ritiene invece che il servizio può essere assicurato dal comune, come accade, così sostengono i sindacalisti, in altri comuni siciliani.
Al di là della complessa situazione tecnico giuridica i genitori dei ragazzi con disabilità chiedono che per le condizioni di fragilità dei loro figli sia garantita l’assistenza con personale che questo lavoro lo fa da anni e non da personale scolastico, spesso gli stessi bidelli, addestrato con un corso di 40 ore.
Il sindaco Giacomo Tranchida ha ricevuto a palazzo D’Alì una delegazione composta da sindacalisti, lavoratori e genitori. Il sindaco ha ribadito come si tratti di competenze statali e non legate in alcun modo agli uffici comunali. Tuttavia, facendosi portavoce delle istanze dei genitori ha inviato una nuova missiva all’attenzione dell’Asp di Trapani – come già fatto nell’aprile scorso – e per conoscenza al Prefetto, all’Ufficio scolastico regionale ed ai Dirigenti scolastici, ribadendo la necessità di un urgente monitoraggio, in ogni singola scuola, per indicare le possibili misure integrative e suppletive di assistenza igienico sanitaria, da adottarsi sempre a carico del competente Stato.