No alla cittadinanza onoraria per le ONG. Il sindaco Tranchida: 'Trapani ha perso un'occasione'

No alla cittadinanza onoraria per le ONG. Il sindaco Tranchida: 'Trapani ha perso un'occasione'

Onore a chi salva le vite umane, anche in mare Trapani ieri sera ha perso un’occasione, quella di dare, qui dal cuore del Mediterraneo, un messaggio al mondo; un messaggio di ringraziamento alle tante donne ai tanti uomini, ai tanti giovani che con fare volontario oggi sfidano i mari, sfidano le foreste asiatiche, sfidano anche i regimi totalitari disseminati nel mondo.

Volontari che vogliono affermare principi di democrazia, tutelare i diritti umani, salvare i bambini, salvare anche i migranti in mare. E questa è la storia della nave Juventa e di tante altre navi delle ONG che solcano il Mediterraneo con carichi di donne uomini e bambini che hanno solo la colpa di essere nati nel “posto sbagliato”.

Ciò che rimane dello scafo della Juventa, una delle tante navi delle ONG, è qui al porto di Trapani, dopo sette anni di processo con costi enormi per lo Stato italiano. Un processo che- ribadisco- dopo sette anni di attività investigativa, si è chiuso con sentenza del Tribunale che ha dichiarato non sussistere alcuna ipotesi di reato in capo agli equipaggi e ai volontari della Juventa ma anche di Medici senza Frontiere e di Save The Children. E soprattutto, l'autorità giudiziaria ha sancito che non c'era alcun legame con bande criminali, con taxi del mare per favorire l’immigrazione clandestina anzi,le ONG agivano nel mediterraneo sotto l’egida e il coordinamento della Capitaneria di Porto e...son trascorsi sette lunghi anni Salvare un uomo in mare è la legge della natura è la legge del popolo del mare è la legge dei trapanesi che sono uomini di mare. Ogni uomo di mare, trapanese o non, non perde un secondo a lanciare una cima, una ciambella, un salvagente per dare una mano a chi si trova in difficoltà o addirittura rischia di morire in acqua. Ripeto, ieri sera la Città di Trapani ha perso una occasione Io non ce l’ho fatta con la maggioranza, però ringrazio tutti, non solo i componenti della giunta, ma ad uno, ad uno anche i consiglieri comunali presenti e sensibili: Daniela Barbara, Angela Grignano, Claudia La Barbera, Giulia Passalacqua, Marzia Patti, Sonia Tumbarello, Francesco Briale, Baldassare Cammareri, Salvatore Daidone, Andrea Genco, Giovanni Parisi e Giuseppe Peralta.

Chiaramente mi rammarico e non posso ringraziare i consiglieri comunali della lista Trapani Tua che, proprio nel momento in cui si è trattato questo argomento all’ordine del giorno la cui trattazione, proprio per rispetto del loro gruppo politico non ho voluto accelerare- per evitare possibili accuse di strumentalizzazione fintanto che non si è chiusa la vicenda processuale di tal Ministro Salvini, hanno preferito, pilatescamente visto che ci avviciniamo alla Santa Pasqua- uscire dall'Aula.

Non mi meraviglio; nella storia del tempo, atteggiamenti e episodi di opportunismo politico, si sono già verificati; non mi meraviglio ma mi rammarico per la scarsa sensibilità dimostrata rispetto ad un tema che non ha colori politici e non ha appartenenza ideologica.

Mi auguro che da questo buio episodio si tragga linfa per una sorta di resurrezione culturale, lasciatemelo dire, per la politica trapanese e per tutti i trapanesi.

Ripeto, l'umanità non ha i colori di un partito, l'umanità ha i colori del cuore, ha il colore del corallo, il rosso di quel corallo trapanese con il quale una bravissima famiglia di artigiani trapanesi, la famiglia Graffeo, ha saputo ben rappresentare il dramma dei migranti con un manufatto che voglio portare alla conoscenza di tutti.

Stamani ho provato a sentire la referente italiana della nave Juventa, che ho in animo di invitare quando ritorneranno qui a Trapani; al momento sono impegnati nella stima dei danni subiti perché lo stato italiano dovrà pagare, non solo spese legali e danni ma anche risarcire quanti hanno patito ingiustamente un processo per sette anni. Ma lo Stato italiano non potrà mai risarcire, la possibilità di salvare una vita umana in più perché in questi sette anni tante altre vite umane sarebbero state salvate in mare se pensiamo che nel tempo solo la Juventa ha tratto in salvo oltre 20.000 migranti: donne, uomini e bambini, tanti bambini.

Attendo che gli equipaggi e i volontari di Juventa, di Save the Children di Medici senza Frontiere vengano a Trapani e li accoglierò da Sindaco della Città indossando la fascia tricolore e con tutti gli onori. Loro lo meritano. Altri, ieri sera, hanno fatto una figura meschina davanti alla Città e al mondo. Ma ognuno è figlio di una storia, figlio di una cultura”.

Giacomo Tranchida

Sindaco di Trapani