Dalla Regione niente soldi ai comuni per riparare le reti idriche ex EAS
Bocciato all'ARS l'emendamento alle variazioni di bilancio presentato dalla deputata Ciminnisi
La maggioranza di centrodestra all'ARS ha bocciato un emendamento che avrebbe finanziato la manutenzione delle reti idriche ex EAS nei comuni trapanesi. Lo ha reso noto in un comunicato dal sapore fortemente politico la deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, all’esito del voto sulle variazioni di bilancio definendo «penalizzante il voto del centrodestra».
Ci va giù duro la deputata trapanese che, in particolare, punta l'indice sulla deputazione trapanese dell'area di Governo: «Inaccettabile il voto contrario dei deputati trapanesi Bica, Pellegrino e Turano che, proni ai diktat di Governo insieme a tutta la maggioranza di centrodestra, hanno votato contro il mio emendamento, che ad invarianza di spesa avrebbe finanziato la manutenzione straordinaria delle reti idriche ex EAS dei Comuni della provincia di Trapani».
Vale la pena sottolineare il dettaglio tecnico-finanziario che la deputata inserisce nella sua dichiarazione: «ad invarianza di spesa». Vuol dire che l'accoglimento dell'emendamento non avrebbe prodotto un aggravio di spesa, ma nell'ambito dello stesso quadro finanziario un indirizzo delle sommea all'obiettivo della manutenzione straordinaria delle reti idriche ex EAS che, lo ricordiamo, sono da anni prive di manutenzione e che la Regione Siciliana voleva "accollare" ai comuni attraverso un provvedimento normativo che portò perfino ad un contenzioso innanzi la Corte Costituzionale (con sentenza che diede ragione ai Comuni e attribuì alla Regione la responsabilità della manutenzione, da allora mai avviata però).
Pesante il giudizio di Ciminnisi sui deputati trapanesi Bica, Pallegrino e Tusano: «Ci saremmo aspettati una scelta di autonomia da tre politici di tale esperienza. Invece chiamati a votare a scrutinio palese e per appello nominale hanno scelto, coperti e allineati, di seguire la linea del Governo Schifani penalizzando, così, i comuni trapanesi alle prese con le reti idriche ex EAS, ereditate in condizioni disastrose nella indifferenza regionale del Governo».
Anche il compagno di partito di Ciminnisi, Nuccio Di Paola, pone l'accento sulla «necessità di interventi strutturali straordinari sulle reti idriche ex EAS» ed aggiunge che è stata «la prima e principale richiesta che ci è stata avanzata nel corso dei nostri incontri con i sindaci delle Assemblee Territoriali Idriche durante il nostro tour di confronto sui temi della crisi idrica in Sicilia». «Il Governo Schifani - afferma Di Paola -, ancora una volta s’è mostrato sordo alle richieste di aiuto di quei sindaci che ogni giorno si confrontano con la difficile realtà della emergenza idrica».
Per sottolineare anche una forma di "schizofrenia" della maggioranza di centrodestra, secondo il M5S incapace di fronteggiare le questioni poste dalla crisi idrica, Ciminnisi rileva anche scelte politiche diverse da territorio a territorio: «Questa maggioranza forza la mano - continua ciminnisi - con una anticipazione sui fondi FSC di 10 milioni di euro per la provincia di Agrigento ma boccia la norma che avrebbe consentito la manutenzione di reti idriche ormai ridotte a colabrodo in provincia di Trapani».
«Per sovrappiù - conclude la Ciminnisi che non risparmia neppure il vertice di Sala d'Ercole - la Presidenza dell’Assemblea, nel disordine di una maggioranza allo sbando, ha stralciato anche la norma per la manutenzione del depuratore di Castelvetrano. Insomma il classico figli e figliastri, durante una crisi idrica che sta diventando una guerra tra poveri, e la colpevole disattenzione sui problemi della provincia di Trapani, avallata da chi questo territorio dovrebbe difendere».