Onorevole Dario Safina, per quale motivazione la scelta di Elly Schlein per le primarie della segreteria del PD?

“Le ragioni fondamentali per cui abbiamo scelto la Schlein riguardano il fatto che la stessa dedica la giusta attenzione a un nuovo modello di giustizia sociale, basato anche sul rispetto dell’ambiente e sulla transazione ecologica come leit motiv di una nuova forma di sviluppo e come vera e propria base per una giustizia sociale, giacché le diseguaglianze ambientali rischieranno di creare anche diseguaglianze socioeconomiche. Questi sono alcuni punti nodali e focali della Mozione Schlein. La Schlein ha detto parole chiare sull’autonomia differenziata; asserendo che questa rischia di spaccare il Paese e di portare a un ulteriore arretramento il Mezzogiorno e la nostra Sicilia in modo particolare perché, all’interno del Mezzogiorno, la Regione Sicilia ha delle peculiarità non solo economiche e sociali, ma anche di carattere istituzionale per le quali l’autonomia differenziata rischia di divenire un grimaldello per renderla ancora più marginale, dunque, per rendere ancora più difficile anche la lotta alla povertà. Riteniamo, inoltre, la Schlein una chiave di volta che vuole premiare il merito nella costruzione del gruppo dirigente e vuole eliminare quell’autoreferenzialità che, purtroppo, ha contraddistinto il vissuto del Partito Democratico negli ultimi anni, non solo nel Paese ma anche in Sicilia, dove è necessario un ulteriore slancio rispetto alle questioni che pone la stessa Schlein.”

Due schieramenti in provincia di trapani, Bonaccini e Schlein, chi è più avanti?

“Noi ci auguriamo che la Schlein diventi Segretario Nazionale del Partito Democratico a prescindere da ciò che accadrà in provincia di Trapani. Siamo sicuri di ottenere un buon risultato nelle convenzioni all’interno del Partito (e quindi di arrivare alle primarie) in quanto la Schlein sta coinvolgendo molti giovani, molte donne e molti studenti universitari, che rappresentano quella fetta più dinamica che guarda all’innovazione come fonte di sviluppo e come ispirazione di un centrosinistra che vuole combattere le disuguaglianze mettendo al centro una giustizia sociale che sappia parlare in modo trasversale alla società.”

La Schlein però non sarà presente a Marsala se non in videoconferenza.

“Purtroppo, a causa dei notevoli impegni dovuti alla campagna congressuale, la Schlein non presenzierà fisicamente ma sarà presente in videoconferenza all’hotel “Mediterraneo”. Sarà comunque un momento di confronto: la prima parte sarà dedicata a interventi della platea che dovranno, com’è ovvio, sollecitare su alcuni temi le risposte della Schlein e dell’ex Ministro Provenzano e, se vorranno, su questioni che riguardano più propriamente la Sicilia anche le mie. È chiaro che la protagonista assoluta sarà la Schlein, la quale, sicuramente, saprà ben rispondere a questi stimoli . Non, dunque, un intervento calato dall’alto, ma un intervento che vuole interagire con le sollecitazioni dei militanti e dei simpatizzanti.”

Affrontiamo ora il caso Sicilia.

“Innanzitutto bisogna riprendere il lavoro che avevamo fatto quando c’era il Ministro Provenzano, bisogna ragionale sui nuovi livelli essenziali di assistenza e sulla circostanza che i finanziamenti devono essere destinati al sud, in ragione di alcuni parametri fissi e inamovibili. Altrimenti si rischia di perdere. È necessario rendersi conto che al sud abbiamo bisogno di una classe politica che sia la più trasparente possibile, votata all’innovazione e al progresso. È alla Sicilia, dunque, che la Schlein dovrà dedicare una attenzione particolare, perché proprio dal sud, dove ci sono le maggiori disuguaglianze, può partire la rinascita del Partito Democratico e ciò in ragione del fatto che, rispetto alle fasce più deboli della società, del sud e della Sicilia, possiamo dare il segno di un reale cambiamento .”