Accordo PSI-PD: la replica di Nino Oddo al Sindaco di Trapani

Accordo PSI-PD: la replica di Nino Oddo al Sindaco di Trapani

Non poteva mancare la risposta del vice segretario nazionale del PSI, nonchè segretario regionale dei socialisti, Nino Oddo.
L'ex parlamentare regionale interviene sull'accordo politico-elettorale stipulato fra i socialisti e il Pd con l'indicazione di voto, alle Regionali, per Domenico Venuti.
Oddo replica alle dichiarazioni del Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che potete leggere qui.

"Il PSI in Sicilia viene amputato dalla possibilità di partecipare alla competizione regionale perché la lista Chinnici, a 48 ore dalla data ultima di presentazione, ci viene comunicato non essere più in campo. Con grande senso di responsabilità decidiamo in tutte le provincie di dare comunque il nostro contributo sostenendo la Chinnici e le liste superstiti della coalizione. Data la concomitanza col voto nazionale che vede Psi e Pd nella stessa lista, ci pare del tutto naturale dare indicazione di voto al nostro elettorato per candidati del Pd nelle liste per le regionali.  In provincia di Trapani ci orientiamo sul capolista nonché segretario provinciale Domenico Venuti.  Nessuna trattativa, niente in cambio, a Trapani come nelle altre provincie. Solo una scelta politica coerente e l'espressione di un impegno politico dei socialisti in un momento difficile per il centrosinistra in Sicilia e in Italia.

Di questo il Pd ci ringrazia a tutti i livelli e ci dà atto di un grande senso di responsabilità. A Trapani, invece, apriti cielo! Il sottoscritto viene fatto oggetto di sms privati vagamente minacciosi e che mi riservo nel caso di pubblicare. Non solo, mi piovono accuse di essere sostanzialmente coinvolto in vicende mafiose e in iniziative giudiziarie riguardanti la sanità delle quali sono all'oscuro e per le quali non ho mai ricevuto alcuna comunicazione né mai chiamato a fornire alcun chiarimento dalle autorità preposte. E' del tutto evidente il tentativo di buttare fango sulla mia persona e sul partito che rappresento, presumo per ragioni correntizie e dinamiche elettorali tutte interne al Pd.

Per quanto mi riguarda nel mio lungo percorso nel partito e nelle istituzioni  non ho mai coinvolto la magistratura in polemiche di natura politica, anzi sono stato  vittima di chi ha inteso usare le denuncie come corpo contundente da scagliare contro gli avversari. Stavolta, e per la prima volta interesserò, i miei legali quantomeno per approfondire la vicenda. Faccio un'ultima considerazione. Fomentare una polemica di questa natura e cosi palesemente strumentale a pochi giorni dal voto e tutta interna alla lista del PD non è un volere aiutare difatto la coalizione avversaria. Della serie, siccome il deputato non sono riuscito mai a farlo in fondo mi auguro che non ci riescano altri del mio partito?"