Trapani, ecco a voi iI 3-4-1-2 messo in campo dal Sindaco Tranchida

I voti di inizio anno alla squadra messa in campo dal primo cittadino di Trapani

Trapani, ecco a voi iI 3-4-1-2 messo in campo dal Sindaco Tranchida

9 Assessori, un sindaco e un esperto (certamente fra i più attivi a disposizione del primo cittadino). Su questo verte la classifica sui generis che, oggi, abbiamo deciso di stilare provando ad analizzare, in base a parametri di valutazione dettati dalla nostra esperienza giornalistica, l'attività degli undici di Palazzo d'Alì a Trapani.

Undici persone in campo, come una vera e propria squadra di calcio, ai quali è stata affidata una missione ardua: vincere il campionato del buon governo dopo che oltre il 70% dei votanti li ha chiamati in campo, letteralmente.

Abbiamo immaginato come fosse schierata, a mò di squadra di calcio, questa formazione amministrativa che "gioca" da fine giugno 2018 per conto dei trapanesi. E questa è la nostra visione. Ad ognuno dei "calciatori" abbiamo dato un voto.
Vi presentiamo il 3-4-1-2 di Palazzo d'Alì.
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Al primo posto mettiamo certamente il Sindaco Giacomo Tranchida: lui, da vero regista di centrocampo, lancia assist a destra e manca e coordina sia la fase di attacco che di difesa urlando come solo un vero capitano può fare. Digrigna i denti, scalpita, corre e rintuzza: la fascia di capitano la usa sia per asciugarsi il sudore che per espellere gli avversari dal campo (ogni tanto si confonde e veste pure i panni dell'arbitro). Dicono che ha perso tempo per la vicenda Trapani calcio ma la realtà è che lui, la squadra con cui giocare, ce l'aveva già: la sua. E si porta pure il pallone da casa. E fa da presidente, da mister e massaggiatore.
Instancabile.

In seconda posizione riteniamo meriti di stare l'assessore Dario Safina: regista difensivo, non a caso fa l'avvocato e prova a gestire gli impeti offensivi del primo cittadino. Quando Tranchida va troppo all'attacco, lui gli ricorda che deve badare al centrocampo e che deve rientrare per contribuire alla manovra difensiva. Aggiusta i comunicati, ci mette la faccia e il ciuffo e sa perfettamente dove sono sistemate le telecamere ai bordi del campo: un occhio al rettangolo e uno agli spalti, non si sa mai... metti che davvero sarà candidato alle Regionali.
Pronto a tutto.

Ultimo gradino del podio, in terza posizione (ma solo perchè non ha il ciuffo e non ha nemmeno il pallone) va all'assessore vicesindaco Enzo Abbruscato. Il suo ruolo è quello di sempre: centravanti di sfondamento. Penetra le difese avversarie come solo lui sa fare, si incunea come un felino nell'area piccola e la infila mettendola all'angolino. Una specie di Christian Vieri della Res Pubica, pardon Publica... Confonde gli avversari e anche i compagni di squadra con la sua smania di essere determinante: "Dalla, dalla..." è il suo continuo vociare in campo e spesso lo dice guardando gli spalti facendo confondere pure i tifosi paganti. Idolo.

Primo dei non premiati, il che è già tanto considerato che alle Regionali è arrivato primo dei non eletti, al quarto posto troviamo l'assessore Peppe La Porta. In realtà il podio lo meriterebbe proprio perchè, in squadra, fa il podista. Tranchida lo ha messo sulle fasce, entrambe, alternandolo a destra e a manca. Il suo compito, da ALA TORNANTE, è quello di correre un po' qua e un po' là per raccogliere la palla e rilanciarla in attacco. Il manto verde è casa sua, tant'è che fa l'assessore al verde pubblico: quando si accorge che una linea non è ben definita si assenta (lo fa per rifiatare) e si arma di gessetto bianco per sistemare il tutto. Tranchida lo rimprovera perchè vuole che lui corra sempre, come una specie di Forrest Gump, ma La Porta è uno dei pochi che prova a tenergli testa. In campo ricorda un po' Dudù e un po' Dadà. Ma a lui piace essere semplicemente "Trottolino".
E dudù dadadà.

In quinta posizione, svetta elegantissima e statuaria l'assessora Rosalia D'Alì: merita questa posizione per quello che ha fatto in termini di promozione turistica con il Distretto che presiede. Tranchida la schiera in attacco come seconda punta sfruttando il suo charme e il blasone: gli avversari temono il suo sguardo e le sue movenze eleganti e si distraggono lasciandole spesso il corridoio libero per arrivare in porta ma, altrettanto spesso, quando arriva davanti al portiere avversario si mangia i goal. Per non parlare della confusione che fa in campo (intitolazione di vie, Luglio Musicale, etc etc)...
Continua a stare in attacco per via dello scarso ricambio in panchina. Tranchida sbraita spesso, nel pieno del suo ruolo di capitano, ma lei sorride e affascina anche lui.
Mezza punta.

Il sesto posto
va certamente all'assessore Ninni Romano.
Tranchida lo schiera nel ruolo di portiere e lui, indossando guantoni, stivali, penne, fucili ed occhiali, prova a parare tutto il possibile.
Piove e la città si allaga? Ninni Romano si tuffa e la prende. 
Discariche a cielo aperto? Ninni Romano inarca la schiena e la toglie dal sette.
Problemi al cimitero? Ninni Romano esce su calcio d'angolo e fa sua la palla.
La Garuccio tira da lontano? Ninni Romano rimane impassibile, tanto è un tiro telefonato.
Considerata la sua età dovrebbe smettere di giocare ma sa che non può: come una sorta di Dino Zoff vuole, quanto meno, vincere un mondiale. E soprattutto non vuole sentire Tranchida urlargli contro.
Holly e Benji.


Al settimo posto
, ma solo perchè è arrivato in squadra da poco, c'è l'architetto Gianni Mauro. Gioca pure nella squadra di Erice dove fa il regista. A Trapani, invece, Tranchida lo ha schierato in difesa, come centrale, affidandogli il ruolo di esperto trova soldi. E lui li trova. Sembra Eta Beta (uno dei personaggi del fumetto Topolino) e tira fuori dalle tasche tutto quello che serve a Tranchida. Compreso l'accendino. Ogni tanto prova a lanciarsi in attacco e il Sindaco glielo lascia fare conoscendo la sua propensione al goal ma è in difesa che dà il meglio di sè: gli attaccanti avversari lo temono, è lui che li fa ballare.
Ballantine. 

Ottavo posto, super schierato in difesa, per l'assessore alle Finanze Fabio Bongiovanni. Nella difesa economica a tre pensata da Tranchida lui è il solo che non può andare all'attacco. Gioca da terzino... a destra. Deve fare quadrare i conti e la squadra richiamando tutti nelle retrovie quando serve. E ultimamente pare che stia urlando sin troppo: c'è  scollamento fra i reparti e la settanta (il bilancio) rischia di non appattare più. Quando scende in campo si fa sempre il segno dello scudocrociato e questo, per i suoi compagni di squadra, funge da talismano. Solo che poi, in campo, incita i compagni di squadra con frasi tipo "Non praevalebunt" oppure "In hoc signo vinces" e quelli (i compagni di squadra) non lo capiscono. Si narra che qualche giorno fa Tranchida gli chiese che fine avesse fatto il Comune di Trapani con sto bilancio malmesso e lui, il Bongiovanni, gli rispose "Ibis redibis non morieris in bello". Tranchida sclerò. Voi che avreste fatto?
Latinorum.

Nono posto in classifica per un'altra "pedina" della difesa tranchidiana. L'assessora Andreana Patti. Tranchida la fa giocare sulla fascia sinistra, da terzina. La vede fluida e quindi le fa fare la fluidificante alla ricerca, anche lei, dei soldi che servono per vincere il campionato. Se Gianni Mauro è Eta Beta lei è la Mary Poppins dei finanziamenti pubblici. La sua arma vincente è la parlantina seducente ma, ultimamente, gli avversari scendono in campo con i tappi nelle orecchie e riescono a fare breccia sul lato del campo dove lei è schierata. E' già stata sostituita in qualche partita e rischia di essere estromessa dalla squadra. A breve. 
Lilibella.

Decimo posto per l'assessore Peppe Pellegrino. Parla poco, subisce molto. Ne capisce di politica ma con Tranchida questa è qualità che non serve, anzi... In squadra gioca da centrocampista: copre, serve, rilancia e rintuzza. Fa tutto quello che serve fare ma non emerge.
Classico gregario.

Undicesimo ed ultimo posto
per l'assessore Andrea Vassallo.
Tranchida ha chiesto agli altri compagni di squadra che ruolo mancasse da coprire. Gli altri hanno risposto che non serviva nulla e che sarebbero andati bene anche in dieci. Vassallo alzò la mano e fece notare che c'era la fascia sinistra scoperta. La occupa. Ma nessuno se ne accorge. 
Fantasma.