Pizzolungo, il luogo della strage sempre più luogo della memoria

Iniziativa che ha coinvolto alcuni alunni della Castronovo

Pizzolungo, il luogo della strage sempre più luogo della memoria

C’è una sottile linea che passa dalla memoria al ricordo. Il ricordo sfugge, si fa labile, si deteriora col tempo. La memoria resta nelle parole di chi ha vissuto gli eventi, nelle immagini, nelle testimonianze, nei “portavoce” del diritto, nel ruolo delle forze dell’ordine e di chi continua a combattere con strenua resistenza l’oblio e la dimenticanza. Resta nel cuore dei ragazzi che ascoltano le “storie di memoria” e divengono tramite nella realizzazione di un futuro migliore.

Una cerimonia di memoria è quella che si è svolta questa mattina presso la Piana di Anchise, organizzata dal S.A.P. di Trapani e dal Comune di Erice, dal titolo “Memorial Day 2023 – 38° anniversario della Strage di Pizzolungo”. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, alcune sezione della Scuola secondaria di primo grado “G. Castronovo” di Erice presieduta dalla dott.ssa Anna Maria Di Marzo, una delegazione del (Sap) Sindacato Autonomo di Polizia e il suo segretario provinciale Giuseppe Culcasi, Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo e sorella dei gemellini vittime della strage, il dott. Salvatore La Rosa, Questore di Trapani, i Sindaci dei due Comuni: Daniela Toscano e Giacomo Tranchida, il giornalista Rino Giacalone, il cappellano della Polizia di Trapani, Tony Adragna e Gisella Zagarella, componente dell’Associazione Libera.

La cerimonia ha previsto la deposizione di una composizione floreale all’estremità della Stele, collocata nell’area in cui avvenne l’esplosione.

Ad inaugurare la riflessione condivisa è stato Adragna che si è rivolto agli alunni spiegando: “È importante sostare davanti alla storia. Facciamo in modo che i gemellini Asta, la loro madre e più in generale tutte le vittime di mafia “divengano stelle che non si spegneranno mai”. Spiega Tranchida: “Tutti i ragazzi e i bambini hanno il diritto di sentirsi protetti dal sistema sicurezza e dalle forze dell’ordine nel loro vivere quotidiano e nei confronti dei sistemi criminali”.

Toscano orienta la discussione sull’importanza della memoria e dell’impegno collettivo: “Oggi noi ci rivolgiamo soprattutto a voi ragazzi affinché sappiate che il fenomeno mafioso è subdolo e si adatta agli interessi e ai cambiamenti della società quindi non dobbiamo pensare che questi avvenimenti siano lontani anni luce dalle nostre vite”.

Le parole del Questore esortano i ragazzi all’attivismo: “Fate memoria di questi martiri laici della nostra repubblica e della terra di Sicilia. Non giratevi mai dall’altra parte quando c’è qualcosa che non ritenete giusto. Solo così possiamo creare un avvenire migliore”.

Dice Asta: “È importante che voi bambini conosciate la storia pubblica del nostro Paese e quella privata della mia famiglia. La forza del nostro impegno e del nostro attivismo dev’essere proporzionale all’irruenza e alla furia che quel due aprile che stroncò la vita di mia madre e dei miei fratelli”.

Alla fine della commemorazione il segretario del Sap sigla l’importanza dell’evento che "rappresenta un punto di congiunzione tra chi salvaguarda il bene pubblico e chi ha il compito di educare e formare. Ricordate che la cultura della legalità deve tendere sempre alla piena realizzazione dei valori della persona, della solidarietà, del rispetto, della pace, della verità, della giustizia e della libertà".