Erice, scontro sul teatro al castello. L’aula consiliare boccia tutto

La trasversalità delle prese di posizione e delle ripicche politiche

Erice, scontro sul teatro al castello. L’aula consiliare boccia tutto

Succede che fra alcuni consiglieri di maggioranza ed opposizione si sia instaurato un bel rapporto di amicizia, dovuto al fatto che si ritrovano nelle stesse commissioni consiliare e questo ha portato alla presentazione di atti di indirizzo comuni. Nulla di strano, anzi. Sarebbe auspicabile che, nell’interesse della collettività, opposizione e maggioranza trovassero sempre la via mediana per favorire i percorsi di crescita del territorio. E così, in un certo senso, è stato nell’ultima seduta di consiglio comunale con la presentazione di alcuni atti di indirizzo formulati dai consiglieri comunali Messina (maggioranza), Mannina (opposizione), Milana (maggioranza) e Peralta (maggioranza).

Atti che, però, sono stati bocciati dal resto dell’assemblea consiliare perchè non era stata avvisata né tenuta in considerazione a tempo debito.

Traduzione? Ripicche da scolaresca. Almeno è così, fra le righe, che la consigliera Simona Mannina intende

quanto successo: “Gli atti sono stati bocciati solo perché alcuni consiglieri di maggioranza si erano infastiditi per non essere stati coinvolti preventivamente così da poter mettere la propria bandierina sull’iniziativa (come a dire, se non mi posso prendere il merito io, chi cavolo se ne frega della cittadinanza che mi ha eletto e del territorio che amministro?).”

Ma quali erano le direttive suggerite all’Amministrazione?

Le proposte riguardavano la creazione di un teatro all’interno del Castello di Venere, sui modelli di Taormina, Segesta, Siracusa – per citarne alcune – che hanno fatto la fortuna di questi luoghi con organizzazione di variegati ed importanti eventi; e la creazione di un servizio navetta che colleghi tutti i territori della città di Erice al cimitero monumentale. Atti che, da un lato, servivano ad incentivare il turismo, una delle poche fonti di reddito delle famiglie ericine, dall’altro per raccogliere le istanze di quei cittadini che spesso perché anziani, o privi di patente, o perché diversamente abili, si trovano nella impossibilità di andare a trovare i propri defunti. Ebbene, maggioranza ed opposizione oggi hanno deciso di bocciare queste iniziative non perché non le condividevano ma sull’assurdo quanto improbabile quanto infantile assunto che volevano mettere la propria stelletta sull’iniziativa”.

Amarezza comprensibile, quella di Simona Mannina. Ma sull’atto di indirizzo relativo al teatro dentro il Castello di Venere, l’Amministrazione ci ha precisati che la proposta, seppur lodevole poichè tendente alla valorizzazione dell’offerta turistica nel territorio, era comunque impercorribile e questo poichè, afferma la sindaca Toscano: “Al castello ci sono lavori in corso da parte dell’assessorato ai Beni Culturali della Regione siciliana. Si tratta di un bene che ha un vincolo storico, monumentale ed artistico per il quale la Regione sta procedendo ad un recupero architettonico. Il Comune non ha competenze per cambiare la destinazione d’uso. Sono in corso dei lavori che renderanno il castello di Venere non solo più fruibile ma anche al passo coi tempi, visto che sarà possibile visitarlo anche in maniera virtuale. Il progetto, infatti, prevede una sorta di ologramma che ricostruisce le atmosfere di un tempo attraverso il pozzo di Venere. Per quanto riguarda le rappresentazioni dentro il castello mi corre l’obbligo di precisare che già altre volte ne sono state realizzate ma si è trattato di piccole rappresentazioni per un pubblico da 50 persone anche perchè non ci sono uscite di sicurezza, mica si può ipotizzare di paragonarlo al teatro di Segesta che è nato esattamente per questi scopi”.

Sui dissapori in maggioranza, invece, la Sindaca tende a minimizzare: “Nulla che non si possa chiarire facilmente fra le parti”.