Il porto, l’aeroporto e le ferrovie: ecco cosa va fatto sin da subito

Gaspare Panfalone traccia le linee sulle quali dovrebbe muoversi la politica per favorire lo sviluppo della provincia

Il porto, l’aeroporto e le ferrovie: ecco cosa va fatto sin da subito

Il porto e l'aeroporto dovrebbero essere i pilastri dello sviluppo economico della provincia di Trapani”. Ne è fortemente convinto l’imprenditore Gaspare Panfalone C.E.O di Riccardo Sanges & c. S.r.l., oggi tra le più antiche agenzie marittime ed operatori doganali italiani. “E’ della settimana scorsa - annuncia Panfalone - la notizia dell’imminente avvio dei lavori di dragaggio del porto che porteranno il pescaggio a meno dodici. Una notizia importantissima che non ha ricevuto la giusta rilevanza”. A luglio si andrà in gara e i lavori dovrebbero prendere il via il prossimo mese di ottobre. Si tratta della più importante fra le opere in programma nel porto del capoluogo per un importo di 67 milioni e mezzo. “Partendo da questa notizia - prosegue Panfalone - possiamo parlare dell’importanza della sinergia tra porto e aeroporto, differenziando sempre tra merci e passeggeri. Per quanto riguarda i passeggeri, quello che viene definito in termine tecnico turn around, può sicuramente essere fatto con l’aeroporto di Trapani, collaborando sia con il porto di Trapani che quello di Palermo. Qual è il servizio? Il servizio  - spiega l’imprenditore - riguarda una crociera che faccia scalo nei porti di Palermo o di Trapani, quindi il servizio verrebbe venduto dagli operatori, per i clienti che possono partire da qualsiasi città europea. In questo caso la crociera partirebbe proprio dall’aeroporto stesso. Nei sistemi più evoluti gli aeroporti non sono altro che delle pre-stazioni marittime, dalle quali partono i servizi crocieristici”.

Un sistema questo che se messo in atto, permetterebbe, secondo Gaspare Panfalone, all’aeroporto Vincenzo Florio di diventare una struttura logistica e quindi sinergica, in termini di mobilità, sia con il porto di Trapani che con il porto di Palermo. “Con riferimento alle merci invece - prosegue Panfalone - segnalo invece che con il nuovo pescaggio del porto e alla luce della notizia che riguarda la parte contenitori del porto di Palermo che verrà meno entro la fine dell’anno, nella divisione delle correnti di traffico, se è vero che Termini Imerese sarà sempre più un porto di cabotaggio di trasporto marittimo di breve raggio, quindi con le destinazioni di Livorno e Civitavecchia, ritengo che sia giusto che quel traffico di container finisca su Trapani che sia per attrezzature che per strategicità commerciale ha tutte le carte in regola per ospitare questo traffico. Infine - conclude Panfalone - l’argomento di cui si è parlato tempo fa riguarda l’altro aspetto di questo aeroporto, ovvero il traffico merci. Risulta che qualche compagnia di navigazione aerea specializzata in merci era interessata allo scalo aeroportuale trapanese ma questo progetto è stato sospeso. Io ritengo che per strategicità, unicità e specializzazione, l’aeroporto di Trapani possa gestire il traffico merci, prendendo anche in questo caso il traffico proveniente dall’aeroporto di  Palermo che a quanto pare è meno interessato”.