Antonio Ferrante sulla prevenzione incendi: «Maggiori controlli e più Canadair»

Il candidato alla Camera: “Riformulare l’intero sistema per salvaguardare il patrimonio naturale”

Antonio Ferrante sulla prevenzione incendi:  «Maggiori controlli e più Canadair»

E’ giunta l’ora di riformare l’intero sistema della prevenzione e della gestione degli incendi nel nostro Paese. Non è più tollerabile che puntualmente durante ogni stagione estiva, ettari ed ettari di bosco vadano in fiamme, distruggendo progressivamente il patrimonio paesaggistico ed ambientale della nostra splendida terra. Servono più tecnologia, maggiori controlli e nuovo personale per fronteggiare e bloccare l’opera scellerata dei piromani. Inoltre, bisognerà declinare un nuovo sistema legislativo che riveda la ripartizione dei Canadair a livello regionale, stavolta in base al numero di ettari boschivi presenti sul territorio e da salvaguardare. Ed è una delle primissime cose che farò una volta in Parlamento”.

Ha le idee chiare sull’argomento Antonio Ferrante, candidato all’Uninominale alla Camera per il collegio di Marsala.

“Ho potuto toccare con mano in queste settimane, prima a Pantelleria e poi Buseto Palizzolo, - continua Ferrante - quale disastro ambientale hanno provocato gli incendi di agosto in quelli che un tempo erano polmoni verdi al servizio della natura e della collettività. Sono andati distrutti decine e centinaia di piante oltre allo sterminio delle migliaia di animali che popolano i nostri boschi. Al loro posto solo cenere e desolazione. Ci vorranno anni di lavoro e di attesa, oltre a risorse economiche a dir poco illimitate, per tentare di ricostruire un habitat naturale che oggi appare irrimediabilmente compromesso. E allora, invertiamo la rotta: investiamo nella prevenzione piuttosto che nel tentare di rimediare ai disastri ambientali”.

E conclude Antonio Ferrante: “Sono consapevole che incrementare la flotta dei Canadair (strumenti unici e ineguagliabili nella lotta agli incendi) disponibili sui territori che maggiormente ne hanno necessità, significa un impegno economico importante per lo Stato, ma altrettanto lo è l’attività di ripristino dei boschi distrutti dalle fiamme. Investiamo le nostre risorse in maniera concreta e consapevole, non possiamo più permetterci di mandare in fumo il nostro patrimonio naturale”.