Gli 'AmetriA' per la notte di San Lorenzo a Erice
Il 10 Agosto, giorno in cui si celebra San Lorenzo , è uno dei momenti più attesi ogni anno. E’ la notte dei desideri e quest’anno ad alimentare la trepidante attesa si aggiunge un altro buon valido motivo: la musica dal vivo degli AmetriA, iconico gruppo degli anni sessanta. Occhi al cielo su Erice mentre si esibiranno al Domus Blanca, in via Gian Filippo Guarnotti - 60.
Sulla falsariga degli squallor, gli AmetriA ripropongono i brani più famosi del mitico gruppo italiano. Per i più giovani, gli Squallor furono il lato oscuro della società degli anni ’70 alzando l’asticella di quello che si poteva fare e dire con il formato canzone, usando il turpiloquio come cartina tornasole dell’Italia di allora, ma allo stesso tempo fornendo la perfetta valvola di sfogo durante i bui anni di piombo. Un vero e proprio fenomeno della cultura pop italiana. Scorretti, volgari, anarchici. 14 dischi, 1 remix e 19 raccolte ma nessuno ammetteva di ascoltarli. Vent’anni di carriera, nessun concerto, nessuna apparizione pubblica, nessuna intervista, eppure tutti li conoscevano. Non certo perché i loro dischi dai titoli con doppi sensi da osteria fossero pubblicizzati o le loro canzoni venissero passate alla radio; troppe le oscenità e gli attacchi contro tutto e contro tutti. Pura goliardia tra amici e colleghi. In loro non si percepiva alcun desiderio di raggiungere il successo, di rincorrere un motivetto orecchiabile o peggio genuflettersi al Festival di Sanremo, come hanno fatto puntualmente tutti quelli che seguirono. I loro testi improvvisati, nonsense, grotteschi, erano sberleffi rivolti all’ autorità, alla politica, al costume e religione. Tanta voglia di libertà, di ridere, di dissacrare i poteri forti in nome di un’amicizia lunga e duratura. Una sorta di Amici miei dediti a zingarate musicali sputando deliberatamente nel piatto in cui mangiavano. “Parodiammo il nostro universo e in quel modo ci salvammo l’anima ” l’inconfondibile voce narrante del gruppo, Alfredo Cerruti, all’epoca direttore artistico presso la CGD e poi della Ricordi, successivamente autore televisivo (Indietro tutta!, Il caso Sanremo, I cervelloni e Domenica in). Autore dei testi, Daniele Pace insieme a Giancarlo Bigazzi, probabilmente il più noto del gruppo avendo nel suo curriculum di paroliere una sfilza invidiabile di successi come Ti amo e Gloria (Umberto Tozzi), Self Control e Cosa resterà degli anni ’80 (Raf), T’innamorerai, Perché lo fai e Vaffanculo (Marco Masini), Gli uomini non cambiano (Mia Martini), Rose rosse (Massimo Ranieri), Montagne verdi (Marcella Bella), Luglio (Riccardo Del Turco), Si può dare di più (Gianni Morandi, Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri) e Non amarmi (Aleandro Baldi e Francesca Alotta). Ed ancora, Totò Svio ed Elio Gariboldi. In brevi momenti si sono uniti alla band anche Gianni Boncompagni, Red Canzian e Gigi Sabani.
Tutto questo per dirvi che è importante riscoprire l’essenzialità del linguaggio e del contenuto al di là della forma. Oltre, naturalmente, a bere, divertirsi, rilassarsi, ballare, ridere e rigenerarsi e respirare aria fresca di montagna.
Buona serata al profumo di stelle.