Pecunia non olet

L'editoriale del Direttore sulla prima pagina del giornale di mercoledì 01 Febbraio 2022

A Erice hanno deciso di aumentarsi lo stipendio.

Parlo della Sindaca, degli assessori e del Presidente del consiglio comunale.
Un aumento cospicuo, specie per la prima carica comunale (di oltre 1500 euro al mese lordi) che fa storcere il naso a tanti. Hanno approfittato della legge di  bilancio approvata dalla Regione nel dicembre 2021 (che prevede la possibilità di aumento del corrispettivo per gli amministratori comunali in base al numero di abitanti del Comune) e si sono fatti questo regalo. A spese della collettività,  diciamolo chiaramente.

Perchè la legge numero 234 del 30 dicembre 2021 prevede sì che Sindaci e  assessori possano avere uno stipendio più dignitoso per il ruolo che ricoprono ma, purtroppo, stabilisce anche che questi soldi in più vengano estrapolati dal
bilancio. La Regione, cioè, non ha stabilità somme a parte e in più per i Comuni e
quindi, quei Sindaci che ritengono di meritarsi un aumento di stipendio, devono prevedere in bilancio uno stanziamento ad hoc. Togliendo finanze ad eventuali altri servizi magari più utili per la collettività. Ora, io sono a favore di uno  stipendio giusto e congruo per chi fa il Sindaco ma non so se, da SIndaco, con i
tempi di magra che ci sono, mi sarei concesso l’aumento gravando sulle casse comunali. A Erice lo hanno fatto.
L’Anci, proprio ieri, s’è interessata della materia e pare che la Regione si stia rendendo conto del controsenso e voglia correre ai ripari prevedendo appositi capitoli di rimpinguamento delle dotazioni finanziare per dare a tutti i sindaci, meritevoli e non, uno stipendio più civile. Senza pesare sulle casse comunali.

Ma intanto a Erice...