Senza Nome
Al Museo San Rocco la mostra di Gio Montez
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Luca Sciacchitano
- 2 anni fa 6 giu 2023 Tot.623
(Articolo in collaborazione con il portale turistico hotel-trapani.com)
Inaugurata lo scorso mese di aprile e visitabile fino al 7 settembre la mostra al museo S. Rocco “Senza Nome” una personale a cura di Gio Montez, un artista romano, che presenta 30 opere pittoriche, disegni e una scultura dal tema un po’di difficile approccio per molti ma sicuramente affascinante e pieno di introspezione.
Già lo stesso titolo della mostra “Senza Nome” dice tutto, perché anche se in apparenza non dice nulla, sostanzialmente dice tutto, poiché quello che viene rappresentato non ha un’identità; è una mostra fatta di segni non ancora identificabili e codificati in un linguaggio comprensibile.
E come se il visitatore vedesse non un qualcosa di già formato, costruito, identificato in un’opera, ma l’opera c’è, solo che il contenuto non è ancora formato o costruito, perché in fase di evoluzione. E proprio questa fase di evoluzione che Gio Montez vuole ricercare, anzi il suo intento è di trovare l’oggetto prima che assuma una forma.
Possiamo in sostanza definire l’arte di Gio Montez, un’arte che si muove, esplorando le possibilità della rappresentazione informale in due dimensioni, sperimentando molteplici approcci formativi diversi fra loro.
Insomma l’intento artistico di Gio Montez è l’assenza del soggetto, in cui la pittura è un pensiero bilaterale e dipingere significa concepire l’esserci in due dimensioni geometriche, alludere alla dimensione mancante restituendola in due dimensioni, presentarne l’assenza e concepire la trasformazione dell’essere su di un piano.
L’iniziativa culturale è promossa dall’associazione degli Amici del Museo San Rocco ed è patrocinata dal comune di Trapani con la collaborazione del Ministero dei Beni Culturali e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
La mostra è visitabile il venerdì, sabato e domenica dalle 18 alle 20 oppure su prenotazione.
Fonte: https://www.hotel-trapani.com/news/1409-senza-nome-la-mostra-al-museo-s-rocco
Scopri dove dormire e dove mangiare a Trapani
Nonostante il tempo inclemente, giugno si riconferma periodo turistico per la città di Trapani.
La mostra di Gio Montez può essere un interessante diversivo per tutti i visitatori che si accingono a scoprire il territorio trapanese.
Ecco dunque alcuni consigli su dove dormire e dove mangiare una volta a Trapani
- Qui troverete l'elenco dei B&B di Trapani selezionati da uno dei maggiori portali turistici della città.
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- Concludiamo con alcuni consigli di viaggio e suggerimenti per la vostra vacanza in provincia di Trapani

Luca Sciacchitano
Classe 1975, una laurea in scienze e tecnologie delle arti e linguistica moderna, Luca Sciacchitano vive e lavora a Trapani dove è titolare di un’azienda pubblicitaria e di una scuola di inglese. Personaggio molto attivo nel sociale, ha scritto per diverse testate locali e nazionali.
Pubblica nel 2015 il romanzo Le Ombre di Nahr, arrivando finalista al prestigioso premio Argentario. Nel 2017 è la volta di Fatima – Quasi alla fine del mondo mentre Il mistero dei Seleka (2019) è il suo terzo romanzo, ambientato nello stesso universo narrativo di Le Ombre di Nahr.
Ha pubblicato anche diverse raccolte fotografiche tra cui Fiori Appassiti + Esili e Ordo Ab Chao.
Si cimenta nella saggistica nel 2024 con “Bulimismo e Decrescita, come il consumismo bulimico ci sta rubando la vita” presentato con una docu-intervista al Bookcity di Milano e nel 2025 con "Il Pelecidio - perchè è moralmente giusto criticare Israele"
Ultimi aggiornamenti Eventi
"Terr'eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori" si conclude con un grande successo di pubblico
Tra note, sapori e riflessioni, la comunità si ritrova e si arricchisce. Si è conclusa la seconda edizione di “Terr’eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori”, tenutasi dal 5 al 7 luglio a piazza Don Vito Barraco a Castelluzzo, nel comune di San Vito lo Capo. L’evento, organizzato dall’ASC Castelluzzo con il patrocinio dello stesso Comune, ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, confermando l’interesse e l’apprezzamento per le tradizioni e le tipicità locali.
Macari, il paradiso che rischiò l’inferno industriale - L’evento tra musica, spettacoli e buon cibo, ha saputo creare un’atmosfera di leggerezza, ma anche di profonda consapevolezza culturale. Emblematica la presentazione del documentario “Paradiso salvato” di Nicola Biondo e Giacomo Di Girolamo, un’opera intensa e coinvolgente che ha toccato corde profonde, restituendo al pubblico un racconto identitario. Negli anni ’70 il Golfo di Macari fu a un passo dall’essere trasformato in un polo petrolchimico. A fermare il progetto fu una coraggiosa mobilitazione civile, antesignana dell’ambientalismo siciliano.
Tradizione, danza e memoria collettiva - La seconda giornata, invece, si era aperta con “A Tunnara”, un canto evocativo che ha intrecciato il respiro del mare con l’anima della terra siciliana. Grande interesse ha suscitato la presentazione del libro “Le ricette del Convento” dei frati benedettini dell’Abbazia di San Martino delle Scale, dove la spiritualità si è fatta racconto gastronomico. In serata, le scuole di danza del territorio hanno portato in scena l’energia dei giovani talenti, seguiti dall’esibizione urbana dei Ragazzi della Vucciria, che hanno coinvolto i numerosi partecipanti con i loro balli, e da un DJ set anni ’90.
Tra sapori, tradizioni e identità - Il Piccolo Villaggio del Gusto ha accolto i visitatori con piatti della tradizione, dal cuscusu alla pecora bollita, fino ai dolci di ricotta e alle sfince. Le note del gruppo folk Cala Bukuto e l’animazione per bambini hanno reso l’atmosfera festosa. Tra i momenti più apprezzati, l’incontro con Frascino Officinali e il cooking show “L’intreccio della cassatella…in brodo di pesce”, firmato dagli chef Giusi Tilotta e Giovanni Torrente. La serata si è conclusa tra risate con il cabaret di Giuseppe Castiglia e danze popolari con Gli Scacciapensieri, un patrimonio culturale e agricolo che affonda le radici nell’antica Sicilia.
I commenti - Grande soddisfazione da parte dell’associazione ASC Castelluzzo, organizzatrice dell’evento. «Bicchiere decisamente mezzo pieno – commenta Rosanna Alastra, presidente dell’Associazione ASC Castelluzzo,- l’evento ha animato la frazione di Castelluzzo creando un momento di aggregazione e riflessione. Musica, cibo ma anche mostre fotografiche e ricercatezza della cultura identitaria del nostro territorio sono stati gli ingredienti della seconda edizione di “Terr’eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori”. Siamo pienamente soddisfatti e lavoreremo per l’edizione 2026».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala. «Dobbiamo complimentarci con l’associazione organizzatrice: l’evento è riuscito e il bilancio è sicuramente positivo. Come Amministrazione enfatizzare e supportare gli eventi, soprattutto nelle frazioni del nostro Comune, è una priorità».
Durante tutte e tre le giornate, il Piccolo Villaggio del Gusto ha offerto ai visitatori l’opportunità di assaporare le eccellenze gastronomiche del territorio. La manifestazione è stata presentata con professionalità e simpatia da Giuseppe Scuderi.