2B Control Trapani - Gruppo Mascio Treviglio: la gara dei granata

Momenti, commenti e retroscena delle gare dei nostri beniamini, con gli occhi sempre tinti di granata

2B Control Trapani - Gruppo Mascio Treviglio: la gara dei granata

Dimenticare Treviglio. Raramente credo mi sia capitato che in una gara, a prescindere anche di quale fosse lo sport, ci sia stato così poco di cui parlare e ancor meno di cui commentare. La gara di domenica pomeriggio tra Pallacanestro Trapani e Treviglio, di fatto, non c’è stata. Troppo più forti gli ospiti, troppo brutta per essere vera la squadra granata. Ma a parere di chi scrive è una partita che non può essere valutata dal punto di vista tecnico, o quanto meno, non soltanto dal punto di vista tecnico. Treviglio, a ranghi completi è e resta più forte di Trapani e questo è l’aspetto tecnico. Ma Trapani domenica era una squadra con evidenti problemi non soltanto tecnici. Inutile guardarsi indietro e soprattutto nascondersi, perché, la problematica più grande e cioè quella che riguarda De’riante Jenkins deve essere “rispettosamente” sottaciuta: il giocatore non c’era e non ci sarà più, ma è stata evidentemente una “tramvata” per il resto del gruppo. Ben oltre l’altra assenza per motivi fisici di Dieng. E dunque oggi Trapani si trova con una “patata bollentissima” tra le mani: nel momento in cui (forse, ed è un’impressione del tutto personale) si stavano cominciando a fare alcune valutazioni sulla base delle prestazioni dei due americani e segnatamente di Myles Carter, è esplosa la bomba Jenkins che ha spiazzato completamente lo staff tecnico. E adesso sarà veramente arduo il compito di Parente & co. alla ricerca del giocatore che possa fare al caso di Trapani, in un momento in cui di fatto non c’è mercato. Lo scopriremo nei prossimi giorni. Tornando alla partita resta una prestazione totalmente negativa e questo è innegabile, che porta alla seconda sconfitta consecutiva in casa, alla quarta sconfitta consecutiva in assoluto e che soprattutto porta la situazione ad un livello di allerta “arancione tendente decisamente al rosso”. Nello sforzo di trovare qualcosa di vagamente positivo nella gara di domenica, ci resta finalmente l’esordio stagionale di Marco Rupil, che non potrà essere il salvatore della patria ma che deve, necessariamente, diventare una rotazione importante e ci restano i 10 minuti che coach Parente ha dato a Veljko Dancetovic, che il ragazzino ha sfruttato al meglio: in una domenica così, sportivamente, da dimenticare, almeno un granata è tornato a casa con il sorriso.

Per un tifoso diventa difficile stilare le pagelle sulla gara di domenica, ma ci proviamo, ricordandoci sempre di non prenderci (mai) troppo sul serio: 

Myles Carter: 14 pt in 35 min. Alla fine meno peggio di altri. Niente per cui esaltarsi, ma resta la sensazione di un ragazzo che è il primo a rendersi conto che può e deve fare di più. E’ rimasto in campo praticamente per tutta la partita e non si è reso protagonista di episodi scabrosi. Ma serve altro. Voto 5.5

Marco Mollura: 6 pt in 35 min. Quest’anno ancora non è riuscito ad incidere. Difficilmente domenica scorsa avrebbe potuto fare qualcosa, ma di sicuro mai abbiamo visto quella scintilla che tante volte Marco ci ha fatto vedere e ci ha regalato. A fine gara si è “intrattenuto” con alcuni tifosi e chi c’era sa cosa ci si è detti. Marco è un “Capitano vero” e almeno su di lui non dobbiamo avere dei dubbi se sappia o meno quello che c’è da fare per svoltare in questa stagione. Lo aspettiamo. Voto 5  

David Lentini: n.e.

Veljko Dancetovic: 5 pt in 10 min: coach Parente gli regala quello che per gli americani è “garbage time” ma che evidentemente lui ricorderà a lungo. E’ il suo esordio stagionale che bagna anche con una bomba. Come detto, domenica sera, almeno un granata è tornato a casa con il sorriso. Voto 6 (abbondante)

Marco Rupil: 6 pt in 19 min: Finalmente lo abbiamo visto in campo. E’ partito, un po' a sorpresa, in quintetto. Chiaramente è indietro di preparazione e ci vorrà del tempo (speriamo il meno possibile anche perché non è che siamo nelle condizioni di attendere con calma) prima che possa essere al 100%. Alla fine il coach gli risparmia inutili rischi lasciandolo in panca. Qualche lampo ha evidenziato la sua natura di tiratore. Incrociamo le dita e speriamo che già dalla prossima partita possa portare il suo mattoncino imprescindibile nella costruzione del progetto granata. Voto 5,5 (di incoraggiamento)    

Kiryl Tsetserukou: 1 pt in 17 min. L’ingresso in campo illude. Subito una stoppata con recupero ma poi lentamente sparisce dalla partita. Il suo unico punto, dalla lunetta, nel terzo quarto. Sovrastato da avversari che hanno sì più esperienza di lui ma contro i quali dovrebbe imporre la sua “freschezza atletica”. E invece niente. Voto 5. 

Vincenzo Guaiana: 0 pt in 14 min. Dimenticare la partita di domenica anche per dimenticare la sua. Quasi sicuramente la più brutta prestazione da quando è tornato a Trapani. Stavolta non è riuscito a fare nemmeno quelle piccole cose nella fase difensiva che potevano avere un’utilità nell’economia di squadra. Mai in partita, sempre in ritardo, raggiunge il quinto fallo quando non è suonata ancora la terza sirena. Partita stortissima. Voto 4,5 

Giovanni Minore: 0 pt in 2 min. Qualche scampolo di gara per questo ragazzo che comunque si fa trovare sempre pronto. Non è certamente lui che deve ribaltare le sorti della gara. S.V. 

Gabriele Romeo: 9 pt in 31 min. Anche per lui vale il discorso fatto per capitan Mollura. Quest’anno raramente abbiamo visto il giocatore che lo scorso anno ci ha stupito in più di un’occasione. Difficile capire dove finiscono i suoi demeriti e cominciano quelli della squadra che, al momento, non ha riferimenti precisi. Male al tiro. Voto 5.

Federico Massone: 12 pt in 36 min. E’ stato il granata più utilizzato e tutto sommato aveva iniziato in linea con quanto di buono fatto in questo inizio di stagione, ma inevitabilmente anche lui è stato “risucchiato” nel vortice della prestazione negativa di tutta la squadra. Non benissimo al tiro, avrebbe almeno “smazzato” qualche assist in più se solo i suoi compagni avessero tramutato in canestri i palloni ricevuti. Voto 6 

Martin Kovachev: n.e.

Daniele Parente: Probabilmente è il momento peggiore nella sua, ancor breve, carriera di capo allenatore. Sarà una settimana complicatissima: da una parte ci sarà da ricostruire un morale che verosimilmente sarà sotto i tacchi alla vigilia di un tris di gare importantissime e, dall’altra, contemporaneamente ci sarà da scandagliare il mercato alla ricerca di quel giocatore che possa essere funzionale al suo progetto di gioco e soprattutto che possa essere utile a cambiare le sorti della stagione. Domenica dopo la “scoppola”, da buon comandante ha tenuto la barra dritta. Se contro Milano aveva diviso le colpe tra sé stesso e i suoi ragazzi, il dopo Treviglio è semplicemente un “dimenticare Treviglio”. Nient’altro da aggiungere. La partita, dal punto di vista tecnico, è durata in pratica soltanto il primo quarto. Daniele non è discutibile e non è in discussione, non serve un voto, serve piuttosto un enorme in bocca al lupo affinchè, insieme al suo staff, possa andare a scovare qualche parte il giocatore che ci serve.