Charlotte de France, un dipinto ignorato per tanti anni a Palazzo delle Aquile

Il mistero della Contessa delle Tenebre

Charlotte de France, un dipinto ignorato per tanti anni a Palazzo delle Aquile

A Villa Niscemi, ospite del sindaco di Palermo Leoluca Orlando insieme ad alcuni Amici di penna, ho potuto ammirare recentemente uno tra i quadri più enigmatici di Palermo.
Un dipinto ignorato per tanti anni a Palazzo delle Aquile, poi identificato e riscoperto dalla studiosa Maria Antonietta Spadaro. Oggi per volontà di Leoluca Orlando fa bella mostra di sé nelle sale di questo scrigno d’arte e bellezza, prestigiosa sede di rappresentanza del comune di Palermo.
Guardandolo mi assale un dubbio: è raffigurata “La contessa delle Tenebre”, o più semplicemente Maria Teresa Carlotta di Borbone: duchessa d'Angoulême, delfina di Francia, Regina di Francia per alcuni minuti nel 1830, Contessa di Marnes in esilio nota anche come Madame Royale, figlia primogenita di Luigi XVI di Francia e di Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena?
Come si conviene nei racconti di fantasia provo a formulare una soluzione… Mi sia concesso!
La storia sulla vita di Charlotte de France, ha una narrazione assai intrigante e misteriosa. Dopo otto anni di matrimonio, nasce a Versailles il 19 dicembre 1778, dopo un parto pubblico a dir poco estenuante.
Charlotte non ebbe un’esistenza facile, né felice: allevata nel lusso della corte di Versailles, vive gli ultimi anni dello splendore della monarchia e si ritrova catapultata, ancora bambina, nel bel mezzo della Rivoluzione Francese. Nella notte del 20 giugno 1791 fu l’unica superstite dell’intera famiglia reale. Gli altri, tutti decapitati: suo padre, sua madre e la giovane zia paterna Elisabetta, appena venticinquenne.
Il fratellino Luigi Carlo, delfino di Francia abbandonato in una cella della prigione del Tempio, morì a soli dieci anni intorno al 1795. Soprannominata Mousseline la serieuse, rimane profondamente segnata da questa infanzia tremenda.
Descritta e dipinta per via del suo carattere introverso e altezzoso come una donna triste, arida, astiosa e persino un po’ ottusa. Vivrà un'esistenza quasi leggendaria: la sua sarà una vita lunga, travagliata e contrassegnata da momenti di grande eroismo.
Unica discendente della famiglia reale ancora in vita, dopo tre anni di prigionia diventa merce di scambio: varrà la liberazione di sei importanti prigionieri francesi detenuti in Austria. Inizia così a peregrinare per l'Europa in compagnia dei superstiti scampati alla lama della ghigliottina, rifugiandosi a Vienna alla corte di Francesco I.
Per assolvere ai doveri di unica erede di Luigi XVI e Maria Antonietta sposa, intrappolata in un matrimonio sterile, Luigi Antonio di Borbone Francia duca d’Angouleme, che in realtà era suo cugino carnale in quanto figlio dello zio conte d’Artois, che un giorno sarebbe divenuto re nel 1824, con il nome di Carlo X.
La sua esistenza, come delfina di Francia, si concretizzerà in un esilio lunghissimo che toccherà le località più disparate dopo il ritorno a Vienna. Intervallato soltanto dal ritorno in Francia in concomitanza della prima e seconda Restaurazione e del conseguente ritorno sul trono dei due fratelli minori di Luigi XVI. Insieme allo zio Luigi XVIII, accetterà l'ospitalità dello Zar Paolo I che metterà a loro disposizione Palazzo Mitava in Lettonia. Poi sarà la volta della Polonia.
Dopo la doppia abdicazione di suo suocero e di suo marito in favore di Enrico V di Chambord, Maria Teresa inizierà un nuovo estenuante esilio che riguarderà moltissime terre lontane: dall'Inghilterra alla Scozia, da Praga a Venezia, passando per Gorizia. Muore in Austria nel 1854.
Fin qui le note storico biografiche. Ma Esiste una storia parallela sulla vita di Maria Teresa Carlotta che narra di una certa Ernestine Lambriquet, figlia illegittima di Luigi XVI, ovvero una sua sorellastra.
La storia ricorda che Luigi XVI non fu un libertino come i suoi avi. Anzi, pare soffrì di un qualche problema fisico o psicologico legato alla sfera sessuale. Il suo matrimonio infatti venne consumato solo dopo i primi sette anni. Charlotte viene alla luce 8 anni dopo il matrimonio. Coincidenza?
Ernestine, (che indosserà durante tutta la sua vita solo biancheria ricamata con il giglio di Francia, stemma della famiglia reale) figlia illegittima di Luigi XVI, non è quindi il frutto di un tradimento ma piuttosto di un rapporto di prova con una domestica. Rapporto consumato dopo la sua operazione di fìmosi, per dimostrare la fertilità del sovrano. Con tanto di consenso di sua moglie Maria Antonietta!
Ernestine e Madame Royale, sono cresciute insieme quasi come gemelle: in qualsiasi circostanza, Ernestine fu insieme a Maria Teresa, beneficiando dello stesso tenore di vita. Tanti sostennero allora un possibile scambio tra le due sorellastre e diverse furono le tesi.
Maria Teresa, troppo provata dagli anni della rivoluzione e della prigionia, avrebbe deciso di ritirarsi dalla scena sociale e in un certo senso, sparire per sempre. Ipotizzando, che la sostituzione fosse avvenuta perchè Maria Teresa Carlotta, una volta rinchiusa nel tempio e rimasta sola, avesse subito una violenza sia psicologica sia fisica (pare aspettasse un figlio). Non essendo dunque più in grado di rappresentare il ruolo a lei richiesto, andava sostituita.
Teoria che troverebbero conferme nel fatto che la Maria Teresa, tornata in Francia nel 1814, una volta restaurata la monarchia, non convince. Non ricorda minimamente la ragazza che aveva lasciato il suo paese vent’anni prima, né fisicamente né caratterialmente. Molti notano che la Maria Teresa Carlotta somiglia molto invece ad Ernestine. Stranezze che confermavano l’ipotesi della sostituzione.
Contribuì a creare la leggenda il comportamento della Duchessa di Angoulème alquanto singolare, rifiutando di avere a che fare con tutti i vecchi familiari di Versailles, respingendo sistematicamente ogni memoria di Maria Antonietta (di cui rifiuterà di onorarne perfino la memoria!), escludendo dalla sua vita e quindi dalla Corte, ogni persona che, prima della rivoluzione, aveva conosciuto la famiglia Reale.
Iniziarono a circolare insistenti delle voci, e prendeva piede la convinzione granitica che la contessa delle tenebre in Germania fosse davvero in realtà Madame Royale.
Sia Maria Teresa Carlotta, sia la Contessa delle Tenebre avevano grandi similarità fisiche tra di loro, ma la duchessa di Angoulème in Francia somigliava indubbiamente a Luigi XVI, mentre non presentava alcuna somiglianza fisica con la madre Maria Antonietta.
Negli stessi anni di Madame Royale, vive in Germania una misteriosa “Contessa delle Tenebre”, che non fa vita sociale e non vuole mai mostrare il suo viso. Questa misteriosa donna, in 30 anni, non apparve mai senza i suoi veli neri e non disse mai il suo nome a nessuno.
Sotto la protezione di un diplomatico olandese, un certo Leonardo Van der Walck, chiamato Conte Vavel de Versay, visse in un castello con la protezione dei Duchi di Sassonia-Hildburghausen, legati da grande amicizia, nella persona della duchessa Charlotte di Meclemburgo-Strelitz, (amica d'infanzia di Maria-Antonietta). Perchè mai una Regina (Carlotta fu anche Regina d’Inghilterra, e con la Regina Maria Antonietta di Francia mantennero una stretta relazione di amicizia) si prodigò così tanto per lei?
La Contessa delle Tenebre, era realmente quindi Maria Teresa di Francia, Madama Reale, la prima figlia di Luigi XVI e Maria Antonietta? L'aiuto che Carlotta diede, finisce per convalidare ed avvalorare i rumors che la donna in nero fosse la figlia della sua cara amica ghigliottinata.
Quando il 28 novembre 1837 lei morì (senza aver chiamato un dottore o un prete) al castello di Eishausen, la sua salma non finì in un cimitero normale, ma in un giardino sulla collina dove lei amava fare le passeggiate. Le cause della morte restarono ignote. La sua tomba inoltre tacque la sua identità, la stele è anonima.
Il medico Lommler, incaricato di redigere il certificato di morte, affermò che la salma doveva avere una sessantina di anni e che il suo viso presentava una sorprendente rassomiglianza con quello della Regina Maria-Antonietta di Francia.
Mi domando allora, chi veramente sia questa misteriosa signora che nel dipinto, mostratomi dal sindaco di Palermo tiene in mano un testamento. Charlotte de France? O Ernestine Lambriquet, figlia illegittima di Luigi XVI?
Leoluca Orlando descrivendomi il dipinto ha dato per scontato che il testamento in questione fosse di Luigi XVI, in ogni caso oggettivamente padre di entrambe.
Io invece mai mi permetto un azzardo avvalorando l’ipotesi che è quello di Madame Royale.
Mai ad una figlia, per di più delfina di Francia, occorre esibire il testamento del padre per farsi autenticare. Sa di esserlo e non serve dimostrarlo!

Antonio Carcerano