La leggenda di Santa Lucia
Cuccia e arancine le pietanze dei siciliani per il 13 dicembre
- Rubriche
- Le nostre storie
-
Redazione
- 3 anni fa 13 dic 2022 Tot.762
di Antonio Carcerano
Il 13 dicembre la luce vince sulle tenebre, come ogni anno è il giorno di Santa Lucia, la ricorrenza dedicata alla memoria dell'omonima martire cristiana originaria di Siracusa.
Il nome Lucia - dal latino "lux" - indica appunto Luce.
Protettrice della salute degli occhi, la tradizione la vuole “vice” di Babbo Natale.
Secondo la leggenda, Lucia portava cibo e aiuti ai cristiani che si nascondevano nelle catacombe di Siracusa usando una corona di candele per illuminare la sua strada e lasciare le mani libere.
La Festa di Santa Lucia viene celebrata in tutta Italia e con particolare devozione in Sicilia.
I siciliani ricordano una leggenda secondo cui una carestia si concluse nel giorno della sua festa quando navi piene di grano entrarono nel porto. Vista la grande fame cui erano soggetti da tempo decisero di non lavorare il grano per ottenere la farina. Per mangiare velocemente, dunque, si limitarono a bollire il grano e a mangiare questo cereale nella modalità più semplice.
Santa Lucia è diventata ai giorni nostri simbolo di un mercato gastronomico non indifferente, merito soprattutto di lei, sua maestà l’ “Arancina”.
La famosissima pietanza siciliana, nota in tutto il mondo, genera una vera e propria festa nella festa; si parla ormai di “Arancina day”.
Da nord a sud, dunque, ogni festività si riconduce a un momento magico, quello della condivisione che spesso si articola intorno alla tavola, del resto noi italiani siamo più o meno tutti dei gran mangioni.

Redazione
La redazione del giornale si trova ad Erice Casa Santa in Via Vittoria 40/3