Antisemitismo

Ovvero questioni aperte

Antisemitismo

Dino cosa vuol dire per te essere ebreo?

Nulla Corrado

E come la mettiamo con le 12 tribù? Non ti chiami Levi?

…risata…

Non ci crede più nessuno… se qualcuno ci ha mai creduto…  Anzi ti consiglio di leggere questo libro…

Ma è introvabile!

E io dico alla mia segretaria di fartene una copia… rilegata…

Accadeva circa 30 anni fa…

Oggi assistiamo ad un inutile e stupido bailamme su quanto ultimamente dichiarato da Lavrov circa una possibile linea di sangue ebraico con Hitler sulla quale è bene tenere presente che di materiale in giro ce n’è poco ma forse quanto basterebbe per…

D’accordo che è nato a Braunau am Inn ma è anche vero che il villaggio di Döllersheim nella cui chiesa fu battezzato suo padre non esiste più… raso al suolo dalla Gestapo nel 1938 dopo l’Anschluss… E quindi spariti anche i documenti!

Ma lui era fatto così. Detestava che i giornalisti vi si recassero per ficcare il naso nei suoi affari. Anzi la cosa lo faceva letteralmente imbufalire dato che suo nonno con ogni probabilità fu fatto becco a quanto pare proprio da un “giudio”.

A tal proposito consiglio il saggio di Ron Rosenbaum -giudio pure lui- Il Mistero di Hitler.

Poi se a questo aggiungiamo che Adolf dell’aspetto del nibelungo Sigfrido non aveva nulla e sarà quindi meglio passare a cose più serie anche perché la questione non porterebbe nulla né a favore di una tesi né contro un’altra.

Come accennavo sopra la copia fotostatica regalatami dal Prof. Levi riguardava il saggio “La tredicesima tribù” del 1976 di Arthur Koestler – pure lui giudio-  che vi invito caldamente a leggere.

Ovvio che la tesi di Koestler può non piacere a tanti ebrei specialmente a quelli che sono convinti che il Vecchio Testamento sia un trattato internazionale nato da un accordo tra un fantomatico Dio con un altrettanto fantomatico “popolo” su un territorio posto sulle rive del Mar Mediterraneo “liberato” da un’altrettanta fantomatica “schiavitù”.

Faccio sommessamente notare che di tale schiavitù non vi è traccia in alcun papiro egizio o geroglifico murale e gli antichi Egizi è noto, avevano la “pessima abitudine” di annotare qualsiasi cosa; dalle piene del Nilo, alla quantità giornaliera di grano che spettava alle maestranze adibite alla costruzione delle piramidi e delle città. In altre parole il loro PIL derivava principalmente dalle costruzioni volute da ogni nuovo faraone. Il danaro proveniva dalle ricchezze degli stati a loro sottomessi. La mano d’opera per buona parte era di quella specializzata ed anche altamente!

Io piuttosto ho sempre posto la mia attenzione su un aspetto diverso di questa ipotetica schiavitù e sulla pretesa degli ebrei -almeno di alcuni- di considerarsi il popolo eletto.

Anzi a volte penso che forse potrebbero essere state proprio queste le cause che hanno contribuito alla loro diaspora con tutte le conseguenze che ne derivarono.

Questione non semplice che mettere in discussione oggi potrebbe non essere gradita ad alcuni. Io del resto nel caso fossi credente qualche considerazione nel mio intimo la farei.

L’antisemitismo inteso come odio verso un “popolo” nella Storia fu un unicum. Fomentato in Europa principalmente dal Cattolicesimo e dal Luteranesimo e che sfociò dopo innumerevoli pogrom, in quella aberrazione che fu l’Olocausto.

Ancora oggi domande ed interrogativi restano senza risposte.

Ci si deve chiedere perché?

Si può narrare l’inenarrabile?

Primo Levi era contrario al chiedersi il perché di un Auschwitz ed il motivo è facilmente intuibile poiché non può esserci un perché.

Theodor Adorno pose la questione di quanto accaduto con un paradosso: “Scrivere una poesia dopo Auschwitz è una barbarie”.

Ma un credente a mio avviso non potrebbe fare a meno di prendere in considerazione e meditare su quanto scrisse sul muro della sua cella un internato di Mauthausen: “Se esiste un Dio dovrà chiedermi perdono”

 

Corrado Sansone