Cani in spiaggia: ora si può!

L'Assemblea regionale siciliana approva all'unanimità la legge sui diritti degli animali: "Passo storico"

Cani in spiaggia: ora si può!

Una conquista storica per la Sicilia. Così è stata definita da più parti l’approvazione da parte dell’Assemblea regionale siciliana del disegno di legge che prevede norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo. Prevista l'identificazione dei cani attraverso l'istituzione di un'Anagrafe regionale. Le norme approvate, inoltre, istituiscono l'obbligo di registrazione in una banca dati contestuale alla microchippatura e il divieto assoluto di ingresso per i cani padronali provenienti da altre regioni e non identificati. Prevista inoltre una netta distinzione tra rifugio e ricovero.

I cani saranno sterilizzati e curati nei rifugi pubblici o privati convenzionati e poi trasferiti nel più breve tempo possibile nei ricoveri o nei parco-ricoveri in attesa di essere adottati se non possono essere reimmessi in territorio. La sterilizzazione sarà immediata per i cani vaganti non identificati e verranno effettuate campagne di sensibilizzazione per provvedere alla sterilizzazione di quelli di proprietà.

Il nuovo provvedimento, fortemente voluto dal M5s, comprende 31 articoli in cui vengono enunciati le azioni per la lotta al randagismo, i doveri dei Comuni siciliani, dei proprietari, nonché i diritti degli animali e i divieti. Tra le misure introdotte dal ddl è prevista l'istituzione di un Garante dei diritti degli animali che sarà designato dall'Ars.

Ecco le principali novità:

divieto di vendere o regalare cani e gatti di età inferiore ai due mesi non identificati e non registrati in anagrafe;

divieto di esporre animali in vendita in vetrina o all’esterno di un negozio;

divieto di offrire gli animali domestici come premio o regalo in feste, fiere, sagre, lotterie e mercati;

divieto di sfruttare gli animali per l'accattonaggio;

obbligo di pulire la pipì del proprio cane durante la consueta passeggiata;

attuazione di campagne per le adozioni degli animali;

accesso consentito a cani al guinzaglio e gatti nei mezzi di trasporto, locali, luoghi pubblici, aree verdi, spiagge, strutture sanitarie. Il tutto secondo i regolamenti degli enti proprietari o gestori, tranne per le aree per bambini e in quelle in cui esiste un apposito divieto segnalato da cartello;

realizzazione, da parte dei Comuni, di una sezione sul proprio sito istituzionale dove pubblicare gli annunci degli animali da adottare e di quelli reimmessi sul territorio per un esatto censimento;

garantire il recupero di cani e gatti ammalati o feriti;

obbligo di istituire un garante degli animali;

offrire fondi ai canili e gattili pubblici con applicazione di microchip e sterilizzazione degli animali ospiti.

Un risultato veramente notevole che i volontari dei rifugi per cani e gatti, le associazioni animaliste siciliane e gli amanti degli animali aspettavano da tanto tempo. Era ora che anche la Sicilia, maglia nera in Italia in fatto di randagismo, si mettesse al pari del resto del mondo, aggiungiamo noi.