Fuga dal Cpr di contrada Milo: la denuncia del sindacato Italia Celere

Fuga dal Cpr di contrada Milo: la denuncia del sindacato Italia Celere

Fuga nella notte dal Cpr di contrada Milo. Undici dei trentatre ospiti presenti all'interno della struttura, dopo aver divelto un pannello della recinzione sono riusciti a scappare, facendo perdere le proprie tracce. A diffondere la notizia, il sindacato di Polizia "Italia Celere" che torna a puntare l'indice accusatore contro le misure di sicurezza della struttura. "Una struttura aperta nell'agosto del 2021 - si legge in una nota a firma del segretario provinciale del sindacato Alberto Lieggio - senza che fossero presenti le prescritte dotazioni antincendio come già segnalato alla Procura da questa organizzazione sindacale,  senza che i cancelli che delimitano la zona C.P.R. e la zona della Commissione Territoriale vengano doverosamente chiusi,
senza che la porta dotata di serratura con codice posta a separazione tra la zona C.P.R. e la zona della Commissione Territoriale venga doverosamente mantenuta chiusa, con un impianto di videosorveglianza che evidentemente non viene monitorato (tanto da non vedere 11 persone che attraversano mezzo C.P.R. per assicurarsi la fuga), con la presenza di container delle varie Organizzazioni Internazionali posti a ridosso dei muri di cinta, che facilitano lo scavalcamento degli
stessi, ed un doppio muro di cinta senza logica in quanto non chiuso da cancelli. In tutto ciò, bisogna solo ringraziare il fato che nessuno si sia fatto male. Vogliamo ricordare che parte di tali falle - conclude il sindacalista -  sono causate dal lassismo causato dal continuo utilizzo della struttura come Hot Spot in occasione degli sbarchi. Una struttura la cui ristrutturazione è costata cinque milioni di euro".