Trapani. Controlli sullo stato degli alberi: 12 pini da abbattere alla scuola Don Bosco

Trapani. Controlli sullo stato degli alberi: 12 pini da abbattere alla scuola Don Bosco

Dopo i recenti crolli di due eritrine, in piazza Vittorio Veneto e in viale Duca D'Aosta, e di un pino nel giardino della scuola materna “Don Bosco”, sono stati avviati controlli su una serie di alberi della città, con sopralluoghi e verifiche in viale Duca D'Aosta, piazza Vittorio Veneto, via Madonna del Porto, viale Elda Pucci, via Salvatore Calvino, piazza Cimitero e presso la scuola materna “Don Bosco”.

Lo ha comunicato l’amministrazione Tranchida, rendendo noto l’esito dei controlli eseguiti sabato scorso con la consulenza del professor Raimondo (già docente di botanica all'UNIPA e direttore dell'Orto Botanico di Palermo): “Risultano inequivocabilmente da abbattere 12 pini presso la scuola di cui sopra, messi a dimora malamente nel corso degli anni scorsi e cresciuti con forti limitazioni a causa del cemento e dell’asfalto che ne impediscono il naturale sviluppo”. Inoltre, si prevedono “imponenti operazioni di potatura sulle eritrine, volte a limitarne il peso e l’esposizione ai venti ma salvaguardando la testimonianza storica-botanica dell'alberato (150-170 anni) e dunque la dimensione monumentale che si è sviluppata nei tronchi”.

A queste operazioni dovrebbe seguire “una corretta piantumazione di nuovi alberi – è anticipato nella nota – nel rispetto del contesto urbano e microclimatico locale”.

“Lo sforzo dell’amministrazione per limitare al massimo le criticità inerenti gli alberi della nostra città si scontra, inesorabilmente, – scrive il Sindaco Tranchida – con un abbandono almeno ventennale della cura del verde e che oggi causa grossi problemi. Emblematico il caso della scuola Don Bosco, dove a pochi centimetri dai pini si ritrovano pareti di cemento armato ed asfalto al posto della terra, così come le eritrine, sulle quali abbiamo fino ad ora proferito enormi sforzi per recuperare sul tempo perduto della corretta cura e che vogliamo salvare perché fanno parte del patrimonio storico trapanese. Ringrazio il prof. Raimondo e tutte le parti interessate, i quali – è sempre il sindaco a scrivere – anche negli ultimi giorni si sono spesi per giungere ad un’immediata constatazione dei fatti al fine di avviare tempestivamente la messa in sicurezza delle essenze arboree della città”.