Trapani, Italia Celere denuncia “inadeguata gestione del personale della Questura”

Documento della segreteria provinciale del sindacato della Polizia di Stato

Trapani, Italia Celere denuncia “inadeguata gestione del personale della Questura”

In un documento indirizzato al Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, al Questore di Trapani, Salvatore La Rosa, e a diversi uffici della Questura trapanese, la segreteria provinciale del sindacato della Polizia di Stato, Italia Celere, denuncia “l’inadeguata gestione del personale nella Questura di Trapani”, evidenziando che il Ministero dell’Interno, con una nota dello scorso 4 novembre, ha chiesto alle Questure nazionali di confermare l’attuazione del piano di potenziamento disposto il 30 giugno scorso dal Capo della Polizia.

“Questa organizzazione sindacale, da circa due anni, reclama il rafforzamento in termini numerici del personale dell’Ufficio Immigrazione in tutte le sue articolazioni, ma in particolare per quelle sezioni direttamente interessate dal fenomeno degli sbarchi e dell’immigrazione clandestina” scrive il segretario provinciale di Italia Celere, Alberto Lieggio, ricordando che “nel comunicato del 8 maggio u.s. riassumevamo le problematiche e le carenze di quell’Ufficio, facendo altresì riferimento alla ministeriale del 28 febbraio 2022 che, fin da allora, precisava “che ogni Ufficio Immigrazione dovrebbe, pertanto, essere destinatario di una quota “ordinaria” delle risorse umane assegnate in sostituzione delle perdite, e della quota “aggiuntiva” disposta dal Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza su espressa richiesta di questa Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere”. Ma quella nota, secondo Italia Celere, sarebbe “rimasta totalmente disattesa”, perché “del personale giunto a Trapani a febbraio, nessuno è stato assegnato all’Ufficio Immigrazione. Inoltre, nella lettera aperta al Questore di Trapani datata 8 luglio, questa sigla sindacale evidenziava che anche la nota ministeriale del 30 giugno 2022, avente come oggetto il Potenziamento degli Uffici Immigrazione delle Questure alla luce del piano di potenziamento realizzato con assegnazioni e trasferimenti con decorrenza 1° luglio 2022, è stata totalmente disattesa dai vertici della Questura di Trapani, – continua Alberto Lieggio – infatti gli 11 operatori giunti presso la Questura (di cui 7 trasferiti da altre sedi e 4 nuove assegnazioni al termine del corso di formazione) sono stati tutti assegnati in forza all’U.P.G.S.P. (Ufficio Prevenzione Generale E Soccorso Pubblico, cioè la Squadra Volante, ndr), mentre l’Ufficio Immigrazione ha ricevuto in prestito 2 aggregati fino al 2 ottobre c.a. dall’U.P.G.S.P. ” (dal 3 ottobre i due operatori sono stati trasferiti a pieno titolo nell’ufficio interessato, ndr).

“Comprendiamo che la coperta è corta, – precisa il sindacalista - ma non è ipotizzabile, in questo momento storico, che a rimanere scoperto sia sempre un ufficio nevralgico per la provincia di Trapani, come l’Ufficio Immigrazione” che “può contare attualmente su un organico di 25 persone, ma 3 sono distaccate altrove. Appare pertanto evidente che il reale organico è di 22 unità, contando anche il Dirigente dell’Ufficio. Numero mai così basso dall’anno 2015, – prosegue la nota sindacale – tenendo conto che però in quell’anno l’Ufficio Immigrazione di Trapani poteva contare su 22 operatori + 3 operatori di rinforzo, aggregati continuativamente da altre Questure per le esigenze legate agli sbarchi”.

“Questa Segreteria ha più volte richiesto, inoltre, restando sempre inascoltata, che il personale distaccato per lungo periodo (si parla di anni) venga trasferito dall’Ufficio Immigrazione ad altra articolazione della Questura al fine di evitare che tali unità vengano conteggiate come realmente utilizzabili per le esigenze del locale Ufficio Immigrazione.

Inoltre, in considerazione del costante aumento degli sbarchi a Pantelleria (2.555 sbarcati nel 2021 contro i 4.975 sbarcati dal 1° gennaio al 3 novembre 2022, con punte di 370 presenze presso il Punto Crisi a fronte di una capienza di 40 posti), il sindacato Italia Celere “rinnova la richiesta di reale attivazione del Punto Crisi a Pantelleria, non solo con l’inaugurazione di facciata avvenuta il 2 agosto 2022, bensì predisponendo l’invio di personale dell’Ufficio Immigrazione, della Polizia Scientifica e degli altri Uffici interessati dal fenomeno migratorio, al fine di permettere una corretta identificazione degli stranieri sul luogo di sbarco, evitando così il caos dei trasferimenti a Trapani che costringe il personale a turni insostenibili. Il carico di lavoro e la pressione ai quali è sottoposto il personale degli uffici della Questura di Trapani interessati dal fenomeno migratorio, da tempo divenuti insostenibili, rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori che potrebbero arrivare ad essere colpiti da uno stato di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale, noto come “Sindrome da burnout”, che interessa in varia misura quei lavoratori/professionisti costretti a svolgere mansioni diverse e/o superiori per far fronte all’erogazione dei servizi”.

“Quanto sopra descritto, unitamente a quanto rappresentato dalla UilPa Polizia Penitenziaria, in relazione alla carenza di personale negli istituti di pena nella provincia di Trapani (colleghi ai quali va il nostro sostegno e la nostra solidarietà), sono la dimostrazione – secondo il segretario provinciale di Italia Celere – di quanto disinteresse ci sia stato nei confronti delle FF.PP. e sul tema della sicurezza in provincia di Trapani, da parte dei Governi che si sono finora succeduti, e non parliamo solo di sicurezza sul lavoro per gli operatori, ma anche di Pubblica Sicurezza”.

“La nostra organizzazione sindacale – conclude – si dichiara come sempre disponibile al dialogo con le Istituzioni preposte, sia a livello provinciale che a livello nazionale, ma non può transigere sulla tutela delle condizioni lavorative del personale della Polizia di Stato tutto (non solo degli iscritti), rappresentandone le esigenze nelle opportune sedi, e ritiene opportuno portare a conoscenza della reale situazione il Ministero dell’Interno, l’opinione pubblica e gli organi di stampa, denunciando pubblicamente il malessere della Polizia in questa provincia e di conseguenza la diminuzione del livello di disponibilità e sicurezza finora garantito nonostante tutto”.