"Nessuno tocchi l'assessore Pierobon", la Lo Curto difende l'assessore regionale

Secondo la parlamentare regionale non si può sostituire chi ha lavorato bene solo per questioni di genere

Una difesa a spada tratta, quella dell'onorevole Lo Curto capogruppo UDC all'ARS, nei confronti dell'assessore regionale Alberto Pierobon. Quest'ultimo, secondo le indiscrezioni che riguardano le manovre sul riassetto della Giunta di Governo guidata da Nello Musumeci, a breve dovrebbe essere rimosso dall'incarico per fare spazio a una donna. Un passaggio che, in piena onda emotiva legata alla mancanza di donne nell'esecutivo regionale e, soprattutto in questi giorni, legata alla mancata nomina di Ministre in quota Pd nel Governo Draghi, per la Lo Curto lascia il tempo che trova. Pierobon va tenuto al suo posto, punto e basta.

I siciliani, i sindaci, i prefetti ed anche il parlamento regionale sono testimoni del buon lavoro svolto dal nostro assessore che ha rimesso sul binario corretto l’intero sistema dei rifiuti, deragliato con malgoverno del passato e invaso dai debiti con risultati scadenti nella raccolta differenziata e negli impianti di stoccaggio e smaltimento, appannaggio finora dei privati e degli interessi non sempre leciti, che grazie all’agire trasparente di Pierobon sono stati disoccultati e neutralizzati. Questi interessi, ben tutelati da chi prima ha governato la Sicilia, sono stati certamente colpiti al cuore ed è questa probabilmente la ragione per cui il ddl prima e il Piano rifiuti dopo hanno subito l’ostracismo dei Cinquestelle e del Pd. In Sicilia la presenza di Pierobon ha impedito che quell’assessorato fosse il verminaio di cui molto bene ha riferito al parlamento regionale il presidente della commissione Antimafia Claudio Fava. Non è un caso che la commissione di inchiesta sulle autorizzazioni alla discariche, insediata da Pierobon, possa dimettersi. Non sorprenderebbe un’analoga decisione del comitato di legalità. Lascerebbe, enza infingimenti, il miglior assessore del governo Musumeci per una questione falsamente legata alla rappresentanza di genere che non sta in piedi. Una sola donna in Giunta non risolve la storica questione legata alla parità di genere. Il j’accuse del Movimento è solo il canto del cigno dei grillini lacerati da scissioni all’Ars e ridotti a ben poca cosa e comunque costretti a sostenere il Governo Draghi pur di esistere. I deputati M5S vogliono nascondere i loro fallimenti, anche quelli nazionali, con attacchi scomposti e insinceri. Per Pierobon parlano i risultati e la competenza, elementi che nell’inconcludente panorama “stellato” non si rilevano nemmeno usando il telescopio”.
Lo afferma Eleonora Lo Curto, categoricamente.