Valderice, dinosauri e minotauri. La replica di Camillo Oddo al sindaco Stabile

Il botta e risposta fra Amministrazione e Opposizione continua

Valderice, dinosauri e minotauri. La replica di Camillo Oddo al sindaco Stabile

Egregio Direttore,

mi preme sottolineare, prima di esercitare il mio diritto di replica alla missiva del Sindaco di Valderice, di avere avuto forti dubbi nel farlo. Mi spiego meglio. Nell’indirizzare le mie considerazioni al Primo Cittadino o concentrarmi su qualche altro interlocutore. Forse sul suggeritore/i di una nota che si inabissa in  un degrado politico pesante e gretto. E' difficile, infatti, pensare che quel che ho letto sia frutto genuino e sano di chi sta amministrando – uso un eufemismo – il Comune.  Perché chi è a contatto diretto con la cosa pubblica, con le questioni aperte sul territorio, non può commettere gli errori marchiani e palesi che ha invece evidenziato il Sindaco. E soprattutto, facendo tesoro e storia della sua stessa esperienza politico-amministrativa, non può stravolgere fatti ed atti che lo hanno visto anche tra i protagonisti. Ho quasi avuto un sussulto. Volevo esprimergli la mia solidarietà per questo “colpo basso” che ha ricevuto, per essersi forse fidato, per essersi fatto condizionare magari da qualcuno che continua a fare – sotto mentite spoglie – politica non per sentimento ma per risentimento.  Al suggeritore/i e al firmatario preciso che non mi sono mai nascosto dietro alcun circolo del Pd.  Anzi, approfitto per specificare che trattasi di centinaia di donne, uomini, ragazze e ragazzi che ben organizzati intendono dare il loro contributo a cambiare in meglio le sorti del proprio paese. Consiglio, pertanto, al mio/ei interloqutore/i di non sottovalutare e di tenere più in considerazione il confronto democratico di merito. Comunque sia, la lettera-replica è firmata Francesco Stabile ed a lui intendo rivolgermi, perché a me, imprudentemente, si rivolge lui. Per circa vent’anni Valderice è stata nelle mani di un sistema di potere? Il Sindaco mente sapendo di mentire. Dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dire che per vent’anni Valderice ha avuto una classe dirigente, ha avviato un processo riformatore – può farsi un giro per il territorio per riconoscerlo – ed ha dato una prospettiva di sviluppo alla sua comunità. Vorrei poi sottolineare che all’eventuale sistema di potere che denuncia, per le nefandezze, ha partecipato lui e i suoi suggeritori. A pensarci bene, ha fatto di meglio. Perché ha zompato da una coalizione all’altra, utilizzando la politica dei tatticismi esasperati per dar vita ad un sistema di potere e per lucrare posizioni di vantaggio. Aggiungo che è vero, a Valderice c’è un sistema di potere. Il suo. Rappresentato dalla sua finta maggioranza civica, che altro non è che una coalizione di centrodestra – con il movimento VIA del Senatore Papania, con Diventerà Bellissima del Presidente della Regione, con l'Udc dell'On. Turano e quant’altro - che non ha il coraggio di presentarsi come tale. Il civismo sbandierato da Stabile non esiste ed è questo sì fumo negli occhi. Un’inutile pantomima per nascondere la realtà: un’accozzaglia di forze e di appetiti politici che prova a presentarsi con le buone maniere e con lo stereotipo del Sindaco persona perbene. Ma oltre ad essere perbene bisogna essere al contempo capaci di amministrare per raggiungere un buon livello di governo della cosa pubblica. I Valdericini devono invece sapere che il governo cittadino è egemonizzato da logiche e da dinamiche politiche che non sanno soltanto di vecchio, ma che lasciano anche qualche dubbio di trasparenza, dovuto ad un continuo e misterioso rinvio delle questioni e in come sta affontando la revisione del PRG in salsa politico-elettorale.  Andiamo ora  al porto di Bonagia. Noi abbiamo trovato i fondi. Lui/loro, perché la storia è lunga, Iovino e Stabile, hanno sbagliato strada, con un percorso temerario bocciato a Palermo e a Roma col risultato della perdita del finanziamento. Noi abbiamo realizzato la rete idrica  telecontrollata. Lui/loro continuano a non avere le idee chiare su come gestirla e potenziarla ulteriormente. E cosa ancora più gretta, senza avere il coraggio di dire a chiare lettere che le responsabilità dei loro amici che governano la Regione, nel passaggio fra L'EAS e Sicilia Acque, sono enormi e intollerabili. Noi abbiamo stabilizzato i precari ed abbiamo prodotto gli atti fondamentali che hanno consentito all’attuale amministrazione di proseguire sul percorso già tracciato da chi l’ha preceduto e di porre fine alla storia infinita del precariato. Non li abbiamo né utilizzati, né strumentalizzati ma rispettati per il lavoro che hanno saputo svolgere - e continuano a svolgere - assicurando anche il funzionamento di servizi essenziali. Loro non sanno come rendere efficiente la macchina amministrativa. Ma è qui il punto. Non è soltanto inadeguatezza amministrativa, incapacità di governo. C’è altro. L’interesse di quest’Amministrazione e dei suoi sodali è esclusivamente quello di gestire potere, in chiave politica ed elettoralistica. Ho volutamente tracciato una linea: noi e loro perché è così. C’è una concezione della democrazia che ci divide profondamente. Noi ci siamo sempre messi in discussione per superare i problemi. Dall’altra parte c’è invece chi nasconde la propria inettitudine con il giochetto delle responsabilità del passato. Bene, c’è un solo modo per verificare dove sta la verità: un confronto pubblico. Scelga il Sindaco, scelgano i suoi sodali, io, dato che sono stato chiamato in causa, sono pronto al dibattito, a raccontare la storia di Valderice degli ultimi anni rispondendo anche del mio operato senza alcun timore. Scivoliamo ora, purtroppo, al capitolo: “crisi di nervi”. Il Sindaco non citandomi direttamente ma riferendosi alla mia persona mi ha definito un dinosauro. Ci può stare. Fa parte di una dialettica politica piccola piccola, ma da quel pulpito può andare bene così. I dinosauri fanno parte della storia del mondo, si sono estinti ma hanno lasciato una traccia. Se ne parla ancora adesso. Tanti studiosi sono ancora sulle loro tracce. Rimanendo nell’approccio logico-filosofico del Primo Cittadino – stento notevolmente a seguirlo – direi invece che il Sindaco può invece avvicinarsi, per stile e per agire politico, al minotauro. Volutamente con la m minuscola. Figura mitologica, quindi non storica, mai esistita, che la sua stessa conformazione rimanda a qualcosa di ibrido, di definito male. E da una figura mitologica ci si può attendere anche qualche errore di grammatica dal punto di vista della ricostruzione storica e politica, che è però la conferma di un modo raffazzonato ed inconcludente di approcciarsi alle cose, come nel caso del depuratore di contrada Anna Maria, che dopo circa tre anni – dichiarazioni del Sindaco – è in fase avanzata. Ma insomma  si può sapere, se il sistema che prevede l'esclusione del depuratore di Misericordia indirizzando il tutto verso il nuovo depuratore di C/da Anna Maria con relativo pennello a mare,  è in grado di funzionare? Non si tratta di lesa maestà ma di aspetti concreti e vitali per i nostri cittadini.  Si può accettare che dopo circa tre anni si dica che ancora bisogna definire il tutto in conferenza dei servizi, acquisire il formale decreto di finanziamento e poi indire la gara, per i lavori di completamento della rete fognaria di Bonagia/Sant'Andrea? Ricordo al Signor Sindaco che parliamo di 1,7 milioni di euro ottenuti nell'ambito del Patto per il Sud e che il protocollo di intesa con il Commissario Strordinario, nominato dal Governo centrale, risale al mese di Aprile del 2018. Passiamo al capitolo superficialità. Quando si polemizza è bene documentarsi. Ed allora comunico ufficialmente al signor Sindaco che il sottoscritto non era presente all’Assemblea regionale Siciliana quando al governo della Regione c’era l’on.Rosario Crocetta. Semmai c'era un Suo sostenitore mio omonimo.  La storia si studia, non s’inventa. Per concludere, sempre e comunque, con spirito costruttivo, non posso che ribadire la mia disponibilità, ad una sorta di verifica pubblica, utile a segnare responsabilità, meriti e demeriti. Ognuno di noi potrà dire cosa ha fatto per Valderice, possibilmente con carte alla mano - non con i facili stiamo facendo, faremo, il progetto è quasi esecutivo – e aggiungerei con la possibilità di confrontarsi sulla Valderice del futuro, sulla Valderice che s’impegna per attingere al Piano nazionale di ripresa. Così da poter fare chiarezza tra chi sarà in grado  di  puntare realmente  su sostenibilità e economia green e su l'energia pulita rispetto al PAESC ( Piano di azione per l'energia sostenibile e il clima)  e chi pensa che si possa ridurre tutto al cambio di qualche lampadina. Tra chi si ritrova un Teatro comunale realizzato da altri, ma senza un progetto di rilancio delle politiche culturali di questo Comune. Tra chi millanta credito su fantomatici uffici di progettazione dell’Unione dei Comuni ma non è in grado di gestire il suo ufficio tecnico e chi invece crede che il progetto dell’Unione debba rientrare nel programma più ampio ed ambizioso dell’Area Vasta. Potrei andare avanti ancora a lungo, mi fermo qui. E con una rassicurazione per il Sindaco. Decida lui l’agenda del confronto. Decida lui sito ed occasione per confrontarci. Faccia questo servizio di verità ed onestà intellettuale per il nostro Comune. Chi amministra non può nascondersi.

Valderice lì, 09 Maggio 2021                                       Grazie per l'ospitalità

                                                                                           Camillo Oddo